LA MOSTRA
L’arte fotografica ridisegna il volto delle città: Ronchi Giovani al Go! Center

All’esposizione interverrà Miha Kosovel dell’associazione Društvo Humanistov Goriške. Si parlerà dell’arte come strumento generativo di nuove visioni.
Dopo i due cicli di laboratori e la mostra ospitata alla Stazione dei treni di Ronchi dei Legionari Nord, si apre il terzo capitolo del progetto Ronchi Giovani. Infatti, il Comune di Ronchi dei Legionari e la Biblioteca “Sandro Pertini” annunciano l'inaugurazione della seconda mostra fotografica riguardante il percorso laboratoriale che si terrà giovedì 24 ottobre alle ore 17.30 al GO! Center di Gorizia, in Corso Verdi 51.
L’esposizione raccoglie i lavori svolti da ragazze e ragazzi che hanno partecipato, tra settembre e ottobre, ai laboratori di ricerca e produzione multimediale “Ronchi Giovani”. L’inaugurazione della mostra sarà arricchita dall’intervento di Miha Kosovel dell’associazione Društvo Humanistov Goriške di Nova Gorica. Resterà aperta al pubblico fino a lunedì 28 ottobre nella fascia oraria che va dalle 17 alle 19. Si apre dunque la terza parte del progetto dopo i laboratori musicali e i concerti di luglio e i laboratori di ricerca e produzione multimediale di settembre e ottobre. Il tutto è stato realizzato grazie al finanziamento della Regione Friuli Venezia Giulia.
Come può l’arte essere uno strumento di rigenerazione urbana? Da questa domanda trarrà origine l’intervento che Miha Kosovel proporrà all’inaugurazione della mostra. Sulla scorta dell’esperienza maturata con l’inedito laboratorio e il meeting point di culture urbane di confine tra Gorizia e Nova Gorica “Carinarnica”, l’associazione accompagnerà i visitatori in una riflessione sulla funzione dell’arte come strumento capace di ridisegnare il volto delle città, anche in vista di Gorizia-Nova Gorica prossima Capitale Europea della Cultura.
L’evento proseguirà con l’esposizione delle opere realizzate dai e dalle giovani partecipanti al percorso fotografico che, guidati dall'ispirazione dei grandi maestri della fotografia e dal fotografo Bartolomeo Rossi, hanno esplorato il paesaggio urbano con uno sguardo rinnovato, reinterpretando spazi pubblici familiari attraverso la lente della creatività. Con le loro fotografie, i partecipanti hanno esplorato quei luoghi, trasformandoli in suggestivi racconti visivi che svelano nuove prospettive sul nostro territorio, riflettendo sul tema dei luoghi di passaggio e marginali, toccando uno dei temi più importanti della futura Capitale Europea della Cultura.
Il ciclo di laboratori, tenuto da educatrici, creativi, arte-terapeuti e dal fotografo professionista Bartolomeo Rossi, si è concentrato su come la fotografia può aiutare a riflettere e interagire con il territorio. I partecipanti hanno utilizzato la fotografia per indagare e interpretare lo spazio circostante, creando una connessione artistica con l'ambiente. Inoltre, hanno esplorato la loro espressività personale, incanalando le proprie emozioni attraverso il mezzo fotografico, con il supporto e la guida di Bartolomeo Rossi. I lavori realizzati durante il laboratorio sono stati esposti durante la scorsa settimana (fino al 20 ottobre) nella sala d’attesa della Stazione Ferroviaria di Vermegliano.
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