Arriva da Redipuglia il quadro riscoperto per Natale nel Palazzo Regionale a Trieste

Arriva da Redipuglia il quadro riscoperto per Natale nel Palazzo Regionale a Trieste

L'opera

Arriva da Redipuglia il quadro riscoperto per Natale nel Palazzo Regionale a Trieste

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 07 Dic 2022
Copertina per Arriva da Redipuglia il quadro riscoperto per Natale nel Palazzo Regionale a Trieste

Il dipinto è datato tra 1500 e 1600 ed è stato donato dalla famiglia Grioni alla parrocchia. Sarà esposto fino all'8 gennaio 2023.

Condividi
Tempo di lettura

"Abbiamo deciso di onorare le celebrazioni natalizie valorizzando un'opera d'arte importante della nostra regione. Lo facciamo aprendo le porte al pubblico, che ha così modo anche di visitare questa parte del palazzo. Ormai è una tradizione consolidata di un'iniziativa arrivata al quarto anno (considerato lo stop per la pandemia), che mi piace immaginare proiettata in un futuro all'interno degli spazi di quella che sarà la sede della Regione in porto vecchio".

Lo ha detto oggi a Trieste il governatore Massimiliano Fedriga che, assieme all'assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli, ha presentato, nell'ambito dell'iniziativa 'Un tesoro sconosciuto in un palazzo da scoprire', il dipinto di artista ignoto (risalente al XVII - inizi XVIII secolo) della Natività di Gesù, proveniente dalla Parrocchia di San Giacomo apostolo di Fogliano Redipuglia.

Il governatore nell'occasione ha ringraziato il Fondo per l'ambiente italiano per la collaborazione, in quanto proprio i giovani volontari del Fai illustreranno ai visitatori l'opera esposta e la storia del palazzo della Regione (già del Lloyd triestino) di piazza Unità d'Italia. Da parte sua l'assessore Gibelli ha rimarcato l'attività della commissione, di cui ha fatto parte anche la soprintendente Simonetta Bonomi, che ha selezionato l'opera tra quelle proposte dai Comuni e dai musei del Friuli Venezia Giulia. "La scelta - ha spiegato - è ricaduta sull'area goriziana in quanto nelle edizioni precedenti erano state individuate opere di altri territori della regione. Inoltre, l'indicazione era che l'opera rappresentasse la Natività di Gesù esaltando la bellezza di un dipinto che rischiava di essere poco conosciuto".

L'assessore ha poi ricordato che, oltre al supporto offerto dai volontari del Fai dalle 14 alle 18, c'è la possibilità di utilizzare con lo smartphone il QR Code per ascoltare l'audioguida, da quest'anno in tre lingue: italiano, sloveno e inglese. L'opera sarà esposta con ingresso gratuito da oggi fino all'8 gennaio 2023, tutti i giorni (escluso il 25 dicembre), con orario dalle 10 alle 18. All'iniziativa, tra gli altri, ha collaborato anche l'Ente regionale per il patrimonio culturale (Erpac), oltre alle Fondazioni CrTrieste, Friuli e Cassa di Risparmio di Gorizia.

A segnalare l’opera il presidente della fondazione Carigo, Alberto Bergamin. All’inaugurazione hanno preso parte anche don Giorgio Longo, parroco di Fogliano e Redipuglia e il professor Roberto Grion. Il dipinto a olio su tela raffigurante in un’unica composizione gli episodi evangelici della Natività di Gesù e dell’Adorazione dei pastori, appartiene a un ciclo di cinque opere che, nel loro complesso, tracciano l’itinerario mistico dei Misteri Gaudiosi. Le cinque tele furono donate alla chiesa di San Giacomo Apostolo di Redipuglia, secondo una tradizione orale, dalla famiglia dei Grioni, facoltosi imprenditori triestini del caffè. A partire dal 1925, ma secondo fonti orali tra il 1932 e il 1938, la chiesa di San Giacomo ricevette in dono le cinque tele, ciascuna a suggello e celebrazione della nascita e del battesimo dei neonati Grioni. Successivamente, tra il 1970 e il 1975, in occasione dei lavori di ampliamento della chiesa, le tele furono progressivamente trasferite nella canonica.

“Il quadro non è stato oggetto, insieme agli altri quattro dipinti con i quali costituisce la serie dei Misteri del Rosario, di studi puntuali, e viene ricondotto genericamente da un lato ad artista di ambito italiano nord orientale, con una cronologia fissata alla seconda metà del XVI secolo, dall’altro ad ignoto di ambito friulano del XVII secolo”, scrive Davide Pillitu. “Si potrebbe ipotizzare, relativamente all’autore della tela un ambito collocabile tra il Veneto e l’Emilia, con l’auspicio che questa occasione rappresenti uno stimolo per gettare nuova luce su quest’opera e le altre ad essa collegate”, conclude Pillitu.   

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione