Arriva la musica in aeroporto a Gorizia, parte la corsa per portare i big

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Arriva la musica in aeroporto a Gorizia, parte la corsa per portare i big

Di Redazione • Pubblicato il 05 Giu 2024
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Venerdì il primo appuntamento musicale in attesa dei grandi eventi, oggi l'avvio dell'iter per l'Accordo di programma. Pd contrario al progetto.

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Si avvicina l'appuntamento del primo concerto in aeroporto a Gorizia, anche se le dimensioni non saranno come quelle dei "big" annunciati da Regione e Comune. Venerdì 7 giugno alle 21.30 sarà l’hangar dell'Amedeo Duca d’Aosta a ospitare l’evento inaugurale della 26.ma edizione de Nei suoni dei luoghi, un concerto tributo al compositore contemporaneo goriziano Fausto Romitelli, scomparso prematuramente nel 2004 a soli 41 anni, ma capace di lasciare un segno indelebile nella musica contemporanea italiana e internazionale. L’ultima creazione della vastissima produzione musicale di Romitelli si intitola “An Index of Metals” del 2003.

Si tratta di una video opera per soprano, ensemble, elettronica e multiproiezione, che rivivrà quella sera grazie all’ensemble francese Miroirs Étendus. All’interno della video-opera si intrecciano i testi della poetessa Kenka Lekovitch, che introdurrà il concerto, le suggestioni dei quadri di Roy Lichtenstein, alcuni spunti tratti dai Pink Floid, intermezzi dei Pan Sonic e i visuals creati ad hoc. Con questo pezzo il compositore ci conduce ai confini della musica contemporanea attraverso il suono filtrato e l’immagine satura. La serata è a ingresso libero, ma con prenotazione scrivendo a prenotazioni@associazioneprogettomusica.org entro il giorno prima del concerto.

Nel frattempo, oggi èstato dato formale avvio all’iter istituzionale teso alla stipula di un apposito Accordo di programma, tra la Regione Friuli Venezia Giulia, il Comune di Gorizia e la società consortile Amedeo Duca D'Aosta, per la valorizzazione e l’adeguamento del sito. L’investimento sarà di 2,5 milioni di euro che la Regione trasferirà al Comune per la messa a terra delle progettualità. Nella riunione di oggi, è stata inoltre raccolta la disponibilità dei sottoscrittori a rendersi parte attiva nella definizione dei contenuti del documento, coinvolgendo anche la Direzione generale della Regione e PromoTurismo, quali attori primari per la realizzazione degli interventi inseriti in GO!2025.

Fra le opere previste rientrano il ripristino e il completamento della recinzione e dei cancelli di accesso, la bonifica bellica dell'area interessata dai lavori previsti dall’accordo, la realizzazione e il ripristino degli impianti idrici, fognari, elettrici e della fondazione stradale e dei piazzali oltre al disboscamento e alle potature. L’accordo, per l’assessore regionale Bini, rappresenta un valore aggiunto per il territorio e per tutto il Friuli Venezia Giulia perché consentirà di riqualificare la zona, così da renderla adatta ai grandi eventi. L'aeroporto di Gorizia è, infatti, uno dei pochi luoghi in regione ad avere una superficie sufficientemente vasta per ospitare manifestazioni di grandi dimensioni.

L’obiettivo è quello di garantire un’opportunità di richiamo turistico per il territorio nel lungo periodo, potendo anche contare sulla posizione strategica dell’aeroporto in un’area transfrontaliera. Questo - assicura l'esponente della giunta Fedriga - non andrà a discapito delle location che attualmente ospitano concerti in Friuli Venezia Giulia, proprio perché l’aeroporto Duca D’Aosta si candida ad ospitare eventi di grandi dimensioni, che oggi non troverebbero uno spazio adeguato altrove sul territorio. 

Nettamente opposto il giudizio del centrosinistra. «Lo stanziamento di 2,5 milioni per realizzare nell'aeroporto di Gorizia grandi concerti è una scelta del tutto sbagliata: il Duca D'Aosta deve mantenere la propria vocazione e ha bisogno di un vero e proprio rilancio. Questa vicenda non può chiudersi qui, ho chiesto che l'Anac faccia chiarezza sulla fattibilità di questa scelta». Lo afferma la consigliera regionale Laura Fasiolo (Pd)-

«Tanto in Consiglio regionale, quanto in quello comunale di Gorizia avevo espresso contrarietà perché, come ho detto a Bini e a Fedriga, l'aeroporto non ha bisogno solo di qualche miglioria, ma di un vero e proprio rilancio. Manca il rifacimento dell'impianto elettrico di tutti gli stabili cadenti, vi è stato allestito da generosi volontari un museo del volo che va rilanciato e rimesso a norma. Inoltre, oggi non possono essere ospitate scolaresche, né turisti in un contesto di rattristante degrado. Insomma, il locale va sanato, rimesso a norma con un serio investimento, onorando i fratelli Rusjan, la storia e la memoria in quel preciso luogo». Secondo Fasiolo, «lo storico aeroporto deve mantenere la sua destinazione e vocazione originaria, essendo il secondo per vastità della pista in Europa, di un eccezionale drenaggio».

Interviene anche il collega dem Diego Moretti: «Ribadisco quanto detto in Aula durante la discussione sul punto: i 2,5 milioni stanziati dalla Regione per Go!2025 sull'aeroporto di Gorizia sono un investimento senza alcuna prospettiva, sufficienti ad apportare minimi interventi di adeguamento e messa a norma di un'area che in alcuni punti è pericolosa, in stato di abbandono e degradata».

«Adeguare quell'area per grandi eventi di tipo saltuario, in un momento in cui oggi l'area aeroportuale viene utilizzata per l'aviazione turistica minore e per tutta una serie di attività collaterali, è l'ennesimo sperpero di soldi. Se l'intenzione invece è quella di destinare definitivamente un'area per grandi eventi, allora lo si dica chiaramente e si vada fino in fondo, togliendo il vincolo di destinazione aeroportuale, cosa peraltro che va definita con l'Ente nazionale di assistenza al volo. Sarei curioso di conoscere il pensiero dei vertici della Società consortile che oggi gestisce l’area, finora silenti rispetto ad un tema che li interessa direttamente».

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