il programma
Archeologia e cinema ad Aquileia, ritorna il film festival in piazza
Ritorna la rassegna in piazza Capitolo, l'omaggio a Pasolini e il ricordo di Aleppo.
Il 26 luglio prende il via la 13esima edizione dell’Aquileia film festival, la rassegna di cinema, arte e archeologia che animerà la cittadina con film, conversazioni e libri fino al 2 agosto, sul palcoscenico naturale di piazza Capitolo. La kermesse è organizzato dalla Fondazione Aquileia in collaborazione con Archeologia Viva, Firenze Archeofilm e con Comune, Regione Friuli Venezia Giulia, Soprintendenza Archeologia belle arti paesaggio del Fvg, PromoTurismoFvg, Fondazione Socoba, Scuola mosaicisti del Friuli e il sostegno di Solaris Yachts.
"Il cinema è uno strumento potente per entrare in connessione con le persone – sottolinea Roberto Corciulo, presidente della Fondazione Aquileia - per trasmettere il valore della storia attraverso l’emozione del racconto. Questa edizione propone un programma variegato con due tematiche principali e di stretta attualità: l’acqua, risorsa quanto mai preziosa e fondamentale per lo sviluppo delle antiche civiltà e il patrimonio culturale a rischio durante i conflitti bellici. Come festival e come sito Unesco, rinnoviamo il nostro impegno a diffondere e condividere la bellezza, la consapevolezza e il valore del nostro patrimonio".
Gli appuntamenti inizieranno con una serata-evento dedicata al centenario dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, in collaborazione con La Cineteca Del Friuli. L’appuntamento è previsto alle 21 in piazza Capitolo per la visione di “Medea”, pietra miliare della storia del cinema italiano, realizzata nel 1969 e diretta da Pasolini che rilegge il mito e affida la parte della protagonista alla “divina” Maria Callas. Il suo intento è riflettere sull’incontro-scontro tra culture diverse rappresentate da Medea e Giasone. Le riprese esterne furono girate anche nella laguna di Grado, luogo scoperto grazie all’amicizia con il pittore friulano Giuseppe Zigaina.
Questo lo portò in visita anche agli scavi e alla basilica di Aquileia. Ne parleremo con la figlia e giornalista Alessandra Zigaina e con la professoressa Francesca Agostinelli, curatrice della mostra attualmente in corso a Grado dedicata ai disegni inediti di Pasolini. Conduce l’incontro Elena Commessatti, giornalista e scrittrice, che ci porterà alla scoperta di un Pasolini intimo e inedito. Film e conversazioni sotto le stelle si alterneranno sul palco davanti alla basilica dei Patriarchi per un’edizione che entrerà nel vivo delle serate dell’archeologia il 27 luglio e proporrà cinque film in concorso, tra i quali gli spettatori sceglieranno il vincitore del Premio Aquileia.
L'opera è un mosaico realizzato dalla Scuola mosaicisti del Friuli. Mercoledì 27 luglio il pubblico potrà lasciarsi catturare dall’affascinante avventura dell’archeologia subacquea nel Mediterraneo, raccontata nel film Thalassa: un'eruzione nei Campi Flegrei metterebbe in pericolo i milioni di residenti della città di Napoli, grazie alle ricerche degli scienziati protagonisti del documentario "La prossima Pompei". Giovedì 28 luglio si viaggerà tra gli antichi porti dell’impero romano, da Narbo Martius, importante colonia nel sud della Francia descritta in Narbonne, la seconda Roma a Portus (Ostia antica) protagonista del cortometraggio Ecco che cominciamo a dipinger con la pietra.
Ospiti sul palco del Festival mercoledì Paolo Giulierini, direttore del Museo archeologico nazionale di Napoli e Fabio Pagano, direttore del Parco archeologico Campi Flegrei, mentre giovedì 28 luglio i protagonisti saranno Marta Novello, direttrice del Museo archeologico nazionale di Aquileia insieme a Edino Valcovich e Chiara Mistelli, referenti del Museo della cantieristica di Monfalcone. Il giorno dopo, il festival entra nella stretta attualità attraverso il film “Il giuramento di Ciriaco” di Olivier Bourgeois, interamente girato dentro al Museo archeologico di Aleppo durante la guerra civile in Siria del 2011, vuole rilanciare un messaggio di speranza.
La pellicola evidenzia come la cultura, intesa come conoscenza dell’altro, può e deve essere un’alternativa ai conflitti che coinvolgono l’umanità. Mostra per la prima volta al pubblico la corsa contro il tempo di archeologi, operai e custodi che dieci anni fa portarono in salvo 24mila reperti del Museo di Aleppo sotto i bombardamenti mettendo al sicuro un patrimonio archeologico fondamentale per la storia del Vicino Oriente. Con Suad Amiry, scrittrice e architetto palestinese, fondatrice del Riwaq Centre a tutela del patrimonio architettonico e culturale palestinese a Ramallah, parleremo dei patrimoni culturali a rischio durante le guerre.
Spazio quindi a "La scelta di Maria", che sarà proiettato domenica 31 luglio alle 21, mentre lunedì sarà il turno de "Il cammino di Postumia". Seguirà la conversazione con Paolo Rumiz, giornalista, scrittore, viaggiatore condotta da Cristiano Tiussi, archeologo e direttore della Fondazione Aquileia. Il festival si chiude martedì 2 agosto con la proiezione del pluripremiato documentario "Langobardi-Alboino e Romans". Un docufilm dedicato al mondo longobardo che, attraverso un equilibrio tra cinema e divulgazione storica ed archeologica, racconta la storia del re Alboino e dell’arrivo del popolo longobardo nella penisola italiana.
Tutte le serate iniziano alle 21 e sono a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sulla piattaforma Eventbrite.
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