Aquileia riceve i cimeli di Redipuglia, il 2 giugno attesa l'apertura

Aquileia riceve i cimeli di Redipuglia, apertura attesa il 2 giugno

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Aquileia riceve i cimeli di Redipuglia, apertura attesa il 2 giugno

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 06 Apr 2022
Copertina per Aquileia riceve i cimeli di Redipuglia, apertura attesa il 2 giugno

L'obiettivo è allestire Palazzo Meizlik entro quella data, sistemazione provvisoria.

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È stati siglato ufficialmente l’accordo che trasferirà i cimeli della Grande guerra da Casa III Armata di Redipuglia ad Aquileia. Questa mattina, il sindaco della città romana, Emanuele Zorino, ha accolto in municipio i diversi soggetti coinvolti nell’iter, a partire dal generale Marco Ciampini, per firmare l'accordo. Questo permetterà di esporre per i prossimi anni i reperti al secondo piano di Palazzo Meizlik, mentre il museo sarà oggetto di restauro grazie a Onorcarduti e alla Struttura di missione del ministero della Difesa, andando ad attuare il progetto approvato già nel 2016.

L’obiettivo è poter inaugurare i nuovi spazi per il 2 giugno, in concomitanza con la partenza dei lavori sulla struttura opposta al Sacrario militare. Ad oggi, il progetto espositivo è in fase di sviluppo, con la Regione che ha già stanziato 50mila euro per il trasferimento e la nuova ubicazione. L’iniziativa dell’amministrazione aquileiese ha trovato il plauso dell’omologa bisiaca, con la sindaca Cristiana Pisano che ha ringraziato per aver garantito non solo la conservazione dei beni ma anche la sua esposizione al pubblico per tutti gli anni necessari di cantiere che attenderanno la struttura militare.

La stima è che l’opera venga ultimata in due anni, durante i quali i reperti potranno essere consultabili a poca distanza dalla Basilica di Santa Maria Assunta e non chiusi in qualche magazzino, come inizialmente temuto. La sinergia tra pubblico ed esercito è stata evidenziata dal commissario generale di Onorcaduti, auspicando che sforzi analoghi possano essere ripetuti anche in futuro. Un iter, ha specificato Zorino, partito ad ottobre, dopo quanto fatto per il centenario del Milite Ignoto, appuntamento al quale la stessa Aquileia è arrivata con il Cimitero degli eroi riqualificato dalla Sovrintendenza.

“La Regione - ha ricordato il consigliere regionale Antonio Calligaris (Lega) - si è spesa molto proprio perché sono cimeli a cui i cittadini del Friuli Venezia Giulia sono legati da sentimento di profondo affetto. La permanenza ad Aquileia è momentanea, infatti una volta terminati i lavori di restauro i beni ritorneranno a Redipuglia”. L’importanza di garantirne la visione al pubblico è stata ricordata dallo stesso Ciampini: “Ciò che è custodito al Sacrario è di tutti i cittadini, per far conoscere cos’è la guerra bisogna esporre questi reperti”. Insieme a lui, anche il collega di Aula Franco Mattiussi.

Il trasferimento, inoltre, è stato spinto fortemente dallo stesso direttore del Sacrario, Massimiliano Fioretti, che ha colto l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per questo obiettivo. Con l'avvio dei lavori, si attende quindi la chiusura non solo gli uffici della Direzione ma anche e soprattutto le sale museali, con i reperti storici che da decenni richiamano turisti da tutta Italia. L’esposizione nella piccola Urbe è prevista in estate, grazie anche al supporto di Promoturismo per il suo inserimento negli itinerari turistici, e rimarrà visitabile fino al completamento del cantiere a Redipuglia.

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