Aquileia e Luni, città nate insieme ai due estremi dell'Italia romana

Aquileia e Luni, città nate insieme ai due estremi dell'Italia romana

la tre giorni

Aquileia e Luni, città nate insieme ai due estremi dell'Italia romana

Di Redazione • Pubblicato il 19 Ott 2023
Copertina per Aquileia e Luni, città nate insieme ai due estremi dell'Italia romana

Il convegno intende mettere a confronto il processo di sviluppo delle due colonie dalla fondazione alla fine del mondo romano.

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Si apre domani, venerdì 20 ottobre, nella Piccola Pinacoteca di via Roma 48 ad Aquileia e prosegue sabato 21 e domenica 22 nella sala consiliare del Comune di Aquileia il convegno “Aquileia e Luni. Il destino di due colonie dell’Italia romana affacciate sul Mediterraneo". La tre giorni è a cura di Matteo Cadario, Silvia Lusuardi Siena, Cristiano Tiussi, Luca Villa con il coordinamento di Luciana Mandruzzato e organizzato dall'Associazione nazionale per Aquileia, Centro Studi Lunensi, Fondazione Aquileia, Dipartimento studi umanistici dell’Università di Udine.

L'evento gode del sostegno di Comune e Fondazione Aquileia e il coinvolgimento del comitato scientifico composto da Direzione regionale musei-Museo archeologico nazionale Aquileia, Sovrintendenza, Direzione regionale Musei Liguria-Museo nazionale e Area archeologica di Luni, Sovrintendenza per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia.

Aquileia e Luni furono fondate negli stessi anni (181 a.C. e 177 a.C.) ai due estremi del territorio romano, una nel punto più settentrionale dell’Adriatico, l’altra sul Tirreno e al limite orientale dell’arco ligure. Nacquero per consolidare il controllo romano sull’Italia del Nord ed esercitare funzioni di controllo di Roma sulle popolazioni locali, i Liguri e i Carni oltre che per sfruttare economicamente un territorio fertile e buoni approdi.

Il convegno intende mettere a confronto il processo di sviluppo delle due colonie dalla fondazione alla fine del mondo romano, verificando, attraverso una serie di approfondimenti, i diversi percorsi, prima paralleli e poi divergenti, dei due insediamenti. Se infatti entrambi conoscono una crescita significativa in età repubblicana, i rispettivi destini divergono nel corso dell’età imperiale: Luni visse un momento di grande sviluppo soprattutto in età giulio-claudia, in connessione con lo sfruttamento intensivo del marmo delle Apuane.

La città rimase però lontana dai grandi traffici e vide una progressiva diminuzione di importanza soprattutto nel corso de IV secolo d.C. Aquileia, al contrario, godette sempre dei vantaggi di una posizione geografica che ne fece il grande hub dell’Adriatico, punto di partenza della rete viaria che collegava l’Italia alle province vicine e cardine della difesa militare dell’arco alpino fino a diventare in età tetrarchica residenza imperiale e a ospitare grandi programmi urbanistici nel corso di tutto il IV secolo d.C.

Entrambe le città subirono una involuzione alla fine del mondo antico e furono travolte dallo scontro tra Goti, Bizantini, Longobardi ma, ciò nonostante, divennero sedi di importanti complessi cultuali cristiani e centri di ampie diocesi ecclesiastiche. Tale fattore contribuì a mantenere la memoria dell’antico ruolo e ad alimentare i tentativi di rinascita in epoca post-classica.

Oggetto particolare del confronto fra i due centri saranno l’età repubblicana con le più antiche testimonianze monumentali, le grandi trasformazioni urbanistiche visibili a Luni in età giulio-claudia e nell’Aquileia tardoantica, l’importanza della memoria civica come traspare, per esempio, nella conservazione degli antichi monumenti dei rispettivi fori. Focus anche sugli assi strategici come il commercio del marmo o il ruolo militare ad Aquileia, le trasformazioni collegate alla costruzione degli edifici di culto cristiano, l’importanza delle rete dei traffici testimoniata dalla circolazione delle merci, la fine delle due città con l’eccezione delle rispettive basiliche.

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