LO SPETTACOLO
Aquile Randagie riempie il Bonezzi per la storia di resistenza scout
Ieri sera a Monfalcone, Alex Cendron ha portato sul palco la narrazione della Resistenza Scout che ha salvato migliaia di persone dalla furia della dittatura.
Portare lo spettatore dentro le memorie dei tempi visti e vissuti. Tutto questo è stato reso possibile ieri sera a Monfalcone con lo spettacolo “Aquile Randagie”. Sul palco del Teatro comunale Marlena Bonezzi di Monfalcone è salito un poliedrico Alex Cendron, unico protagonista di un monologo che ha portato in scena tante voci, volti e storie che hanno raccontato della lotta al Nazifascismo resa possibile da Oscar, la Resistenza Scout – un sana disobbedienza civile - che ha salvato migliaia di persone dalla furia della dittatura. Regista è stato Massimiliano Cividati, la scenografia curata da Fdb per le musiche di Paolo Coletta.
Aquile Randagie è una produzione di Arca Azzurra. Cendron, attore la cui vocazione teatrale è nata proprio attorno ad un fuoco di un campo scout, ha portato in scena sia il buio ed il freddo del solstizio d’inverno, un contesto nel quale il drago del male – il nazifascismo – sembrava essere vincente, sia la luce riportata agli occhi di bambini, donne e uomini, da quella resistenza mossa dalla fede di tanti “giovani cavalieri” di buona volontà che hanno dimostrato di lottare per il bene comune e la democrazia. Una storia vera, avvenuta in una «lunga notte dell’umanità dove le tenebre sembravano vincere e dove i cavalieri lottavano contro il drago perché la luce tornasse al mondo».
Il 9 aprile 1928, Mussolini firmava il decreto 696 di modifica alla legge sull’Opera Nazionale Balilla e dichiarava la soppressione totale dello scoutismo in Italia. A Milano, una manciata di giovani scout decide di disobbedire a una legge che sente ingiusta e inizia un lungo periodo di attività clandestina, una vera e propria resistenza giovanile. L’avventura, non priva di rischi e durata 17 anni, porterà il gruppo a mantenere accesa la fiamma dello scoutismo in Italia fino alla Liberazione e li farà diventare giovani uomini di pace.
Dopo l’8 settembre 1943, essi diventeranno promotori di un gruppo di soccorso per ricercati ebrei, prigionieri politici e renitenti alla leva, che sotto il nome di Oscar salveranno migliaia di persone dalle grinfie del drago del nazifascismo. Una storia vera, semplice e coinvolgente, compiuta da ragazzi che quando tutto sembrava perduto «hanno deciso di non abbassare la testa di fronte al drago e ai suoi artigli».
Aquile Randagie – un’opera frutto di tanto studio e ricerca storica - ha quindi permesso al pubblico di fare memoria degli orrori dittatoriali e di rivivere la storia dei padri dello scoutismo cattolico italiano. Questi “due esercizi” potranno essere rivissuti domani, sabato 27 gennaio, quando si ricorderanno sia la Shoah con il Giorno della Memoria, sia i 100 anni dello Scoutismo Monfalconese. Sarà una giornata nella quale andranno a rinnovarsi, ancora una volta, le forze per “combattere il drago” per non restare a terra, ma continuare a volare in libertà.
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