Sciopero di corriere e bus indetto lunedì, possibili disagi a Gorizia

Sciopero di corriere e bus indetto lunedì, possibili disagi a Gorizia

le motivazioni

Sciopero di corriere e bus indetto lunedì, possibili disagi a Gorizia

Di Redazione • Pubblicato il 18 Lug 2023
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Lo stop al lavoro del personale sui mezzi indetto per lunedì 24 luglio, l'ultima volta aderì il 28% degli interessati sulle tratte dell'Apt.

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L’organizzazione Unione sindacale di base (Usb coordinamento regionale Friuli Venezia Giulia), ha comunicato l’adesione allo sciopero nazionale di quattro ore dalle ore 16.31 alle ore 20.30. La mobilitazione è stata indetta per lunedì 24 luglio. Per quanto riguarda il servizio urbano ed extraurbano di Gorizia, Monfalcone, Grado, lo sciopero si potrà svolgere nel rispetto delle fasce orarie di garanzia previste dagli accordi territoriali vigenti.

Le corse in viaggio al momento dell’inizio dello sciopero proseguiranno fino al capolinea di destinazione. L’astensione dal lavoro del personale amministrativo e degli impianti fissi potrebbe verificarsi per le ultime quattro ore del turno di servizio. Le biglietterie di Gorizia, Monfalcone e Grado svolgeranno servizio regolare. Il precedente sciopero della stessa durata, indetto dalla medesima sigla sindacale, risulta essere quello dell'11 novembre 2022 e, all'epoca, l’astensione del personale viaggiante è stata pari al 28%.

Lo stop al lavoro è stato indetto per rivendicare “la cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, congelamento e calmiere dei prezzi dei beni primari e dei combustibili; blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina, nonché investimenti economici per tutti i servizi pubblici essenziali; il superamento dei penalizzanti salari d’ingresso garantendo l’applicazione contrattuale di primo e secondo livello di neo assunti; la necessità di modificare l’ossessionante e vizioso criterio che, inneggiando al risparmio, vede bruciare fior di soldi pubblici attraverso appalti e subappalti ad aziende che offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato".

Mobilitazione anche per "la sicurezza dei lavoratori e del servizio, introduzione del reato di omicidio sul lavoro; il salario minimo per legge a 10 euro l’ora contro la pratica dei contratti atipici e precariato; il libero esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali; una legge sulla rappresentanza che superi il monopolio costruito sulle complicità tra le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali di categoria”.

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