Apre la mostra su Carlo X e i Borbone a Palazzo Coronini, spazio a storia e personaggi

Apre la mostra su Carlo X e i Borbone a Palazzo Coronini, spazio a storia e personaggi

L'esposizione

Apre la mostra su Carlo X e i Borbone a Palazzo Coronini, spazio a storia e personaggi

Di I.B. • Pubblicato il 28 Mag 2025
Copertina per Apre la mostra su Carlo X e i Borbone a Palazzo Coronini, spazio a storia e personaggi

L’esposizione si articola in tre sale, attraverso un racconto scandito da immagini, oggetti e documenti che intende ricostruire le vicende dei reali di Francia che vissero a Gorizia e il loro legame con la città.

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Un re decaduto, un’esistenza nobile segnata dall’esilio, una città “straniera” che divenne rifugio e teatro silenzioso di un’ultima corte reale. Un tuffo nelle vicende storiche legate a Carlo X e ai suoi discendenti, ma anche nel lato profondamente umano dei reali di Francia, nelle loro personalità, relazioni familiari e rapporti con Gorizia. Questo il cuore della nuova mostra della Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, “I Borbone di Francia a Gorizia. Ricordi e immagini dell’esilio”, allestita nelle Scuderie del palazzo e aperta al pubblico da domani, giovedì 29 maggio 2025 fino a domenica 25 gennaio 2026.

A firmare la curatela dell’esposizione è Cristina Bragaglia, che ha saputo trasformare oggetti, immagini e documenti in un racconto capace di restituire tutta la complessità – storica e affettiva – di una famiglia reale in esilio. La mostra è realizzata grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, con la collaborazione dell’Archivio di Stato di Gorizia, del Comune di Gorizia, del Goriški Muzej, del Frančiškanski samostan Kostanjevica, di Italia Nostra – Gorizia, di Borc San Roc e dell’associazione Fuselliamo. La progettazione dell’allestimento è stata curata dalla “Diapaeson Snc” di Flavio Cecere, Martino Gismano e Angelica Stasi.

Nel 2025, anno in cui Gorizia e Nova Gorica sono Capitale Europea della Cultura, la Fondazione Palazzo Coronini Cronberg ha voluto organizzare una mostra dedicata a un periodo storico affascinante e unico, che portò grande fama e prestigio alla città di Gorizia: la presenza per quasi un decennio, nella prima metà dell’Ottocento, della corte dei Borbone di Francia in esilio e in cerca di pace. Una presenza che segnò Gorizia in profondità, trasformandola in meta di pellegrinaggi, salotti aristocratici e scambi culturali.

La mostra è anche un invito a riflettere sulla fragilità del potere, sull’identità europea costruita attraverso i suoi confini mobili e sul ruolo di Gorizia come crocevia di culture, destini e storie condivise. Un’occasione unica per scoprire un capitolo poco noto ma fondamentale del passato della città, arricchito da testimonianze materiali e da un racconto curato con rigore storico ed empatia narrativa.

Un prestigio sottolineato dal Sindaco di Gorizia e Presidente della Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, Rodolfo Ziberna: «Questa mostra restituisce alla città un capitolo straordinario della sua storia, legato alla presenza dei Borbone di Francia a Gorizia. Un’occasione preziosa per valorizzare la nostra identità europea e il ruolo culturale che Gorizia ha ricoperto nel tempo. Un ruolo di incontro “borderless”, svolto allora e ricoperto nuovamente oggi, in occasione della Capitale Europea della Cultura e dei nuovi percorsi su cui stiamo ragionando insieme», così il sindaco.

«Si tratta della prima mostra che proponiamo dopo l’inaugurazione del Parco restaurato, il quale si sta dimostrando un importante fattore di attrazione per i turisti. L’auspicio, dunque, è che chi deciderà di visitare la mostra possa godere della rinnovata bellezza del contesto in cui viene proposta, visitando naturalmente anche il Museo con le sue innovative proposte», così il Direttore della Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, Claudio Polverino. Presente, a nome della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, Pietro Becci.

Cristina Bragaglia, curatrice della mostra, ha ribadito come «per i Coronini il soggiorno del re di Francia nel loro palazzo è sempre stato motivo di orgoglio. Questa mostra è anche un omaggio a loro e in particolare al conte Guglielmo che acquistò personalmente molti dei souvenir borbonici esposti. Grazie alla disponibilità di alcuni prestatori privati, è possibile inoltre ammirare alcune preziose opere, totalmente inedite, testimonianza del gusto e della personalità degli ultimi Borbone».

«È una proposta che il Conte Coronini avrebbe apprezzato e finalmente, nel 2025, siamo riusciti nell’intento. Ci è sembrato opportuno farla nel 2025, abbiamo visto che l’argomento piace ma che era rimasto fuori dai programmi della Capitale Europea della Cultura ed ha una portata internazionale. È sicuramente un modo per far conoscere quello che è stato un momento di grande importanza per la nostra città e per il legame di cui anche negli anni passati si è parlato poco. La nostra mostra è incentrata sul soggiorno dei Borbone ma anche sui personaggi, volendo raccontare le vicende che hanno preceduto i sovrani dando spazio ai caratteri e alla loro personalità, facendo capire come spesso sono stati travolti dalla storia».

L’esposizione non si limita a ricostruire le vicende storico-politiche legate a Carlo X e ai suoi discendenti, ma si concentra anche sul lato umano dei reali di Francia, esplorando le loro personalità, le loro relazioni familiari e il loro rapporto con la città isontina. Si evidenziano inoltre dettagli inediti sulla quotidianità della corte a Gorizia, le loro nuove abitudini notevolmente ridimensionate rispetto agli standard cui erano avvezzi, i loro svaghi e le loro preoccupazioni, permettendo così di tracciare il profilo della nuova, fragile ma autentica, dimensione di vita trovata dai Borbone nella città mitteleuropea. Per la prima volta vengono presentati i souvenir borbonici raccolti dal conte Guglielmo Coronini Cronberg, tra cui stampe, dipinti, oggetti e vere e proprie reliquie. Sono inoltre esposti anche documenti inediti dell'Archivio Coronini, che offrono nuove informazioni sui rapporti tra i reali francesi e la nobiltà goriziana. A questi si aggiungono alcuni preziosi oggetti provenienti da collezioni private.

Particolare attenzione viene riservata anche ai luoghi in cui vissero i Borbone durante il loro esilio, offrendo un'immersione nella vita quotidiana della corte, consentendo di immaginare le serate a Palazzo Strassoldo durante le quali i Borbone ricevevano la nobiltà goriziana. Non manca infine un focus sul modo in cui Gorizia veniva percepita da alcuni illustri viaggiatori francesi dell'epoca che, nei loro resoconti, offrono punti di vista discordanti sulla città e i suoi abitanti.

L’esposizione si articola in tre sale, attraverso un racconto scandito da immagini, oggetti e documenti che intende ricostruire le vicende dei reali di Francia che vissero a Gorizia e il loro legame con la città. Negli anni dell’esilio, infatti, si sviluppò una vasta produzione di immagini e suppellettili con evidenti finalità propagandistiche: alcuni di questi souvenir borbonici, raccolti dallo stesso conte Guglielmo, sono oggi custoditi nelle collezioni Coronini Cronberg e sono affiancati nell’esposizione da opere e testimonianze provenienti da raccolte pubbliche e private.

La prima sala è dedicata a Carlo X - dalla giovinezza alla corte di Versailles fino all’esilio che lo vide arrivare a Gorizia insieme alla famiglia -, a suo figlio Luigi Antonio duca d’Angoulême e a sua nuora Maria Teresa Carlotta, figlia di Luigi XVI e Maria Antonietta. Nella seconda sala si ripercorrono le vicende dei duchi di Berry (Carlo Ferdinando d'Artois, secondogenito di Carlo X, e Maria Carolina di Borbone delle Due Sicilie) e della loro primogenita Luisa d’Artois. Infine, nella terza, si dipana il racconto della vita di Enrico duca di Bordeaux e conte di Chambord e del soggiorno dei Borbone a Gorizia. La mostra è aperta al pubblico da giovedì 29 maggio 2025 a domenica 25 gennaio 2026 da mercoledì̀ a venerdì̀ dalle 10 alle 13 e dalle 15 – 18 e il sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.  

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