la lettera
L'ammiraglia del Perdon costa 80mila euro, appello a Grado

Appello dei Portatori alla popolazione per l'acquisto, le prime foto della nave.
Ecco la nuova ammiraglia che, dal Perdon 2023, dovrebbe accompagnare il corteo di barche che dal 1237 si reca annualmente, la prima domenica di luglio, da Grado a Barbana. In una lettera, l’arciprete parroco monsignor Paolo Nutarelli ha nuovamente invitato la cittadinanza, come già fatto dall’associazione Portatori della Madonna di Barbana, a sottoscrivere una raccolta fondi per la nuova barca che, nelle più rosee aspettative, come confermano dal sodalizio, potrebbe arrivare via mare già a fine mese e sostituire il prossimo anno la “Stella del Mare”. Si tratta di un peschereccio in vetroresina, dal costo di circa 80mila euro.
“La nostra Associazione, con il sostegno morale del Parroco e della Parrocchia, ha deciso di compiere un passo 'importante' per la vita dell’Associazione ma, soprattutto, per la Comunità gradese: acquistare una nuova 'nave ammiraglia' per la processione votiva di Barbana e per le altre ricorrenze ed appuntamenti religiosi o sociali considerato, anche, che dal 2011 il 'Perdòn de Barbana' fa parte ufficialmente del 'Patrimonio d’Italia”'. Comincia così la lettera pubblica datata 13 maggio, giorno della Madonna di Fatima.
"Ci permettiamo ricordare che l’attuale ammiraglia (la Stella del Mare, ormeggiata in porto), ogni anno deve essere portata in 'squero' per la manutenzione ordinaria e straordinaria e, ogni anno che passa, tale servizio diventa sempre più oneroso e, soprattutto, destinato a non essere incisivo, perché stanno emergendo tante problematiche. Dopo ampia riflessione portata avanti con la Cooperativa dei pescatori e le varie Associazioni locali, abbiamo deciso di investire nell’acquisto di un nuovo peschereccio che è stato individuato a Pila di Porto Tolle”.
La lettera prosegue ricordando che “è un passo 'rilevante' ma secondo noi necessario e, soprattutto, improcrastinabile: lo abbiamo fatto perché, come ci ha ricordato don Paolo, è importante 'guardare al futuro, abitando con intelligenza il presente ricordandosi di essere grati a chi ci ha preceduto ed insegnato la Fede ed il senso di appartenenza ad una Comunità'. Oggi ci viene chiesto di guardare avanti, di ampliare il nostro orizzonte per permettere, a chi verrà dopo di noi, di portare avanti le nostre tradizioni e la nostra millenaria devozione alla Madonna”.
Un passo definito “pesante” perché significa mettere insieme quasi 80mila che serviranno all’acquisto e poi alla successiva sistemazione della barca: “ad esempio, tra l’altro, verrà riposizionato l'armamento (alberi, pennoni, bompresso e sartiame) delle ammiraglie precedenti come l’Ortensia, la Rosmary. È un passo, quindi, 'da condividere' con chi desidera aiutarci in questo sogno che lega insieme il nostro passato e guarda al futuro. Abbiamo bisogno di tutti”, prosegue la lettera.
Chi lo desiderasse può lasciare una semplice offerta libera portandola direttamente in Ufficio Parrocchiale - l’ufficio di via Gradenigo 14 è aperto indicativamente il lunedì, il mercoledì ed il venerdì dalle 09.30 alle ore 12 - oppure fare una offerta a mezzo bonifico bancario, sul c/c intestato ai PORTATORI DELLA MADONNA DI BARBANA, IBAN: IT12B0306964599100000001370, CAUSALE: NUOVA AMMIRAGLIA. In tal caso (su richiesta) verrà rilasciata dall’Associazione una dichiarazione di versamento avvenuto.
“Sì! Lo ripetiamo: abbiamo bisogno di tutti! Affidiamo, dunque, questo passo di speranza a Maria Santissima Madonna di Barbana che da sempre protegge la nostra Isola e le nostre famiglie. Ringraziamo sin da ora tutti coloro che ci aiuteranno a sostenere e realizzare questo sogno”, conclude la lettera.
“Michel Quoist, poeta e religioso, così ha scritto: 'Se la nota dicesse: non è una nota che fa la musica…non ci sarebbero le sinfonie. Se la parola dicesse: non è una parola che può fare una pagina …non ci sarebbero libri. Se la pietra dicesse: non è una pietra che può alzare un muro…non ci sarebbero case. Se la goccia d’acqua dicesse: non è una goccia d’acqua che può fare un fiume…non ci sarebbe l’oceano. Se il chicco di grano dicesse: non è un chicco di grano che può seminare un campo…non ci sarebbe la messe. Se l’uomo dicesse: non è un gesto d’amore che può salvare l’umanità …non ci sarebbero mai né giustizia, né dignità, né felicità sulla terra degli uomini. Come la sinfonia ha bisogno di ogni nota, come il libro ha bisogno di ogni parola, come la casa ha bisogno di ogni pietra, Come l’oceano ha bisogno di ogni goccia d’acqua, come la messe ha bisogno di ogni chicco, l’umanità intera ha bisogno di te, qui dove sei, unico, e perciò insostituibile'.
Vorrei - dice don Paolo - che queste parole possano essere la chiave di lettura della nostra vita ma soprattuto mi auguro che diventi la chiave di lettura, per questo sogno, che abbraccia tutta la nostra Comunità! Insieme possiamo fare grandi cose e sotto lo sguardo di Maria tutto è possibile! Grazie a quanti permetteranno che questo sogno diventi realtà”.
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