Avevano aperto per protesta a gennaio, chiusa per cinque giorni la Taverna de Vermean

Ad annunciarlo i proprietari che riapriranno martedì ma che ricorreranno in appello anche contro la sanzione di gennaio, quando erano stati multati anche venti clienti che si erano presentati per la cena nel locale di via Monte Sei Busi.

Anche se attesa, la comunicazione è arrivata questa mattina come un fulmine a ciel sereno. Ovvero la chiusura, disposta dalla questura, per cinque giorni della Taverna de Vermean. Una misura giunta non per motivi legati a fatti o controlli di questi giorni, bensì alla protesta “#Ioapro” cui il locale aveva aderito il 15 e 16 gennaio scorsi.

Fatti noti anche perché, oltre alla sanzione per il locale, alla prima serata erano stati multati una ventina di clienti e sei il giorno successivo. “Eravamo stati avvisati che ci sarebbero state conseguenze – spiega la proprietaria Lidia Zambon, che gestisce il locale di via Monte Sei Busi a Vermegliano assieme al marito Giuseppe – che si sono concretizzate ieri mattina (6 maggio, ndr) con un provvedimento valido dal giorno stesso della ricezione”. Cinque giorni di chiusura, dunque, che consentiranno allo staff di riaprire solo martedì 11 maggio.

Anche se resta il dubbio sui controlli relativi alla chiusura. “Nessuno si è presentato ad apporre i sigilli o a controllare”, prosegue Lidia che annuncia un ricorso. “Come per il primo provvedimento ci appelleremo al ricorso per il quale siamo già al lavoro”.

Il locale, nel frattempo, rimane chiuso, “anche perché abbiamo deciso di non agire e di seguire quanto imposto, perdendo comunque anche alcune prenotazioni importanti”, prosegue Lidia che conclude con una nota di colore, ricordando come il primo venerdì della riapertura “tutte le macchine parcheggiate di fronte sono state multate. Sono la prima ad arrabbiarmi se i clienti bloccano con le macchine l’uscita di un cancello, ma la via è già piccola e mancano i parcheggi sia per i residenti sia per i clienti”, conclude. 

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