L'OPERA
L’antologia Poetica Multilingue, Carlo Michelstaedter in dodici voci

L’Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei pubblica una raccolta dedicata al poeta goriziano, curata da Suzana Glavaš e realizzata insieme a Elena Guerra e Antonella Gallarotti.
In occasione Capitale Europea della Cultura Go! 2025, l’Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei presenta con orgoglio la pubblicazione dell’Antologia Poetica Multilingue dedicata a Carlo Michelstaedter, poeta e filosofo goriziano, figura emblematica della Mitteleuropa. L’opera nasce da un’idea maturata due anni fa e si propone di onorare la memoria di Michelstaedter attraverso una selezione di sue poesie tradotte in numerose lingue.
Il progetto, ideato e curato da Suzana Glavaš e realizzato con la collaborazione di Elena Guerra e Antonella Gallarotti, ha preso forma grazie alla collaborazione di un ampio gruppo di traduttori internazionali, studiosi e artisti. L’antologia si distingue per la sua struttura polifonica, che riflette la complessità linguistica e culturale dell’autore e del territorio goriziano. Le poesie sono state tradotte in 12 lingue, tra cui Italiano, tedesco, latino, greco antico, inglese, francese, ungherese, albanese, croato, sloveno, friulano, ebraico, dialetto altamurano.
Ogni lingua è stata scelta con cura per rappresentare un aspetto della vita, degli studi o dell’ambiente culturale di Michelstaedter. Le sezioni dell’antologia seguono un ordine che richiama la sua esperienza linguistica: dalle lingue madre e scolastiche, a quelle del territorio, fino a quelle simboliche della sua visione mitteleuropea e mediterranea.
Tra i traduttori coinvolti figurano nomi di rilievo come Győző Szobó, Admira Brahja, Ariel Viterbo, Daniela Bini, Claire Arbo, Paolo Pezzuolo, Laura Furlan, Gianluca Franco, Srečko Fišer e Donato Laborante; quest’ultimo noto per la sua intensa interpretazione in dialetto altamurano di Supplica a mia madre di Pasolini.
Il progetto è stato coordinato da Suzana da Glavaš, che ha anche curato la traduzione in croato. La curatela scientifica è stata affidata a Elena Guerra, tra le massime esperte dell’opera di Michelstaedter, mentre Antonella Gallarotti, storica curatrice del fondo Michelstaedter presso la Biblioteca Statale Isontina, ha curato l'apparato bibliografico.
L’antologia non è solo un’opera scritta, ma anche un progetto sonoro: ogni poesia è stata pensata come parte di una composizione sinfonica, in cui le voci dei traduttori diventano strumenti musicali. L’orchestrazione vocale è stata affidata al pianista e compositore Filippo D’Eliso, che ha trasformato la raccolta in un’esperienza uditiva unica.
Questo progetto rappresenta un importante traguardo per l’Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei di Gorizia - ICM, fondato nel 1966 nel clima favorito dall’incontro tra i sindaci di Gorizia e Nova Gorica, e da sempre impegnato nella promozione della cultura mitteleuropea. ICM è da sessant’anni un punto di riferimento per il dialogo culturale tra i popoli dell’Europa centrale. Nato dall’iniziativa di intellettuali, amministratori e imprenditori riuniti, ICM ha promosso fin dall’inizio convegni internazionali di altissimo profilo, come quello inaugurale sulla poesia che vide la partecipazione di Giuseppe Ungaretti.
L’obiettivo dell’istituto è da sempre quello di ricostruire un tessuto di relazioni culturali e umane lacerato dalle guerre del Novecento, scegliendo la cultura come strumento di riconciliazione e crescita condivisa. Attraverso convegni, mostre, festival, pubblicazioni e collaborazioni accademiche, ICM ha saputo interpretare il ruolo di forum culturale mitteleuropeo, promuovendo un’idea di Europa fondata sulla fratellanza, la circolazione del sapere e la progettualità comune. Oggi l’Istituto è promotore del Distretto Culturale Europeo GOmosaico e ha rilanciato la storica rivista Kadmos, confermandosi come ponte tra memoria, ricerca e creatività.
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