L’antologia Poetica Multilingue, Carlo Michelstaedter in dodici voci

L’antologia Poetica Multilingue, Carlo Michelstaedter in dodici voci

L'OPERA

L’antologia Poetica Multilingue, Carlo Michelstaedter in dodici voci

Di REDAZIONE • Pubblicato il 24 Mag 2025
Copertina per L’antologia Poetica Multilingue, Carlo Michelstaedter in dodici voci

L’Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei pubblica una raccolta dedicata al poeta goriziano, curata da Suzana Glavaš e realizzata insieme a Elena Guerra e Antonella Gallarotti.

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In occasione Capitale Europea della Cultura Go! 2025, l’Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei presenta con orgoglio la pubblicazione dell’Antologia Poetica Multilingue dedicata a Carlo Michelstaedter, poeta e filosofo goriziano, figura emblematica della Mitteleuropa. L’opera nasce da un’idea maturata due anni fa e si propone di onorare la memoria di Michelstaedter attraverso una selezione di sue poesie tradotte in numerose lingue.

Il progetto, ideato e curato da Suzana Glavaš e realizzato con la collaborazione di Elena Guerra e Antonella Gallarotti, ha preso forma grazie alla collaborazione di un ampio gruppo di traduttori internazionali, studiosi e artisti. L’antologia si distingue per la sua struttura polifonica, che riflette la complessità linguistica e culturale dell’autore e del territorio goriziano. Le poesie sono state tradotte in 12 lingue, tra cui Italiano, tedesco, latino, greco antico, inglese, francese, ungherese, albanese, croato, sloveno, friulano, ebraico, dialetto altamurano.

Ogni lingua è stata scelta con cura per rappresentare un aspetto della vita, degli studi o dell’ambiente culturale di Michelstaedter. Le sezioni dell’antologia seguono un ordine che richiama la sua esperienza linguistica: dalle lingue madre e scolastiche, a quelle del territorio, fino a quelle simboliche della sua visione mitteleuropea e mediterranea.

Tra i traduttori coinvolti figurano nomi di rilievo come Győző Szobó, Admira Brahja, Ariel Viterbo, Daniela Bini, Claire Arbo, Paolo Pezzuolo, Laura Furlan, Gianluca Franco, Srečko Fišer e Donato Laborante; quest’ultimo noto per la sua intensa interpretazione in dialetto altamurano di Supplica a mia madre di Pasolini.

Il progetto è stato coordinato da Suzana da Glavaš, che ha anche curato la traduzione in croato. La curatela scientifica è stata affidata a Elena Guerra, tra le massime esperte dell’opera di Michelstaedter, mentre Antonella Gallarotti, storica curatrice del fondo Michelstaedter presso la Biblioteca Statale Isontina, ha curato l'apparato bibliografico.

L’antologia non è solo un’opera scritta, ma anche un progetto sonoro: ogni poesia è stata pensata come parte di una composizione sinfonica, in cui le voci dei traduttori diventano strumenti musicali. L’orchestrazione vocale è stata affidata al pianista e compositore Filippo D’Eliso, che ha trasformato la raccolta in un’esperienza uditiva unica.

Questo progetto rappresenta un importante traguardo per l’Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei di Gorizia - ICM, fondato nel 1966 nel clima favorito dall’incontro tra i sindaci di Gorizia e Nova Gorica, e da sempre impegnato nella promozione della cultura mitteleuropea. ICM è da sessant’anni un punto di riferimento per il dialogo culturale tra i popoli dell’Europa centrale. Nato dall’iniziativa di intellettuali, amministratori e imprenditori riuniti, ICM ha promosso fin dall’inizio convegni internazionali di altissimo profilo, come quello inaugurale sulla poesia che vide la partecipazione di Giuseppe Ungaretti.

L’obiettivo dell’istituto è da sempre quello di ricostruire un tessuto di relazioni culturali e umane lacerato dalle guerre del Novecento, scegliendo la cultura come strumento di riconciliazione e crescita condivisa. Attraverso convegni, mostre, festival, pubblicazioni e collaborazioni accademiche, ICM ha saputo interpretare il ruolo di forum culturale mitteleuropeo, promuovendo un’idea di Europa fondata sulla fratellanza, la circolazione del sapere e la progettualità comune. Oggi l’Istituto è promotore del Distretto Culturale Europeo GOmosaico e ha rilanciato la storica rivista Kadmos, confermandosi come ponte tra memoria, ricerca e creatività.

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