il cantiere
Gorizia, antincendio in Biblioteca Isontina: gara da 1,4 milioni di euro

Pubblicato l'avviso della gara, scadrà il 19 dicembre. Otto mesi di lavori ma si attendono ritardi.
Si profila all’orizzonte il completamento dei lavori di messa in sicurezza della Biblioteca statale Isontina. Lo storico edificio di Gorizia attende ancora il completamento del terzo lotto della manutenzione straordinaria e installazione del sistema anti-incendio, puntando a completare il progetto ideato già nel 2010 dall’ingegnere Besti. Da allora, sono stati portati a termine le prime due tranche, dal valore di qualche decina di migliaia di euro, mentre ora il costo è ben più sostanzioso: circa 1,4 milioni di euro.
Il quadro generale dei lavori ha recentemente ricevuto ulteriori 285mila euro dal ministero della cultura, a seguito del rialzo dei costi. L’intervento è stato presentato questa mattina dallo stesso direttore dell’ente, Luca Caburlotto, che ha raccolto il piano dalla precedente amministrazione e che ha visto impegnati l’architetto Carlo Manfredi - responsabile unico del procedimento insieme all’avvocato Elisa Adami - e il progettista, Paolo Delpin. Quest’ultimo ha sottolineato la complessità dell’intervento da realizzare.
Ad oggi, infatti, è stati pubblicato online l’avviso della gara - consultabile sul sito della stessa biblioteca e a breve anche del Comune - che scadrà il 19 dicembre alle 12. Per partecipare, bisognerà inviare una email Pec seguendo le indicazioni, e poi scatterà al fase successiva in cui si valuteranno le caratteristiche dei diversi partecipanti. Per ogni azienda, si dovranno valutare gli aspetti di solidità e affidabilità, sede dell’impresa e curriculum, arrivando a una scrematura di cinque nomi che potranno fare la loro offerta.
Questa, che punterà al ribasso sul portale della pubblica amministrazione, è attesa per i primi mesi del 2023. Una volta affidato il cantiere, indicativamente per la primavera, dureranno otto mesi ma i tempi saranno quasi sicuramente maggiori. “L’imprevisto è dietro l’angolo - ha evidenziato Delpin - soprattutto quando si lavora in edifici storici come questo”. In ogni caso, essere riusciti a mettere in moto la macchina per questo ultimo, importante step è stato colto con soddisfazione da Caburlotto e dal sindaco Rodolfo Ziberna.
Il primo cittadino ha preannunciato novità anche sul fronte personale, mentre il direttore ha rassicurato ancora una volta sui servizi garantiti al pubblico dalla Bsi. Plauso all’operazione è arrivato da Andrea Pessina, nuovo direttore del segretariato regionale del dicastero: “Il rilancio di questo luogo va sostenuto in tutti i modi”. Positivo anche il commento del nuovo comandante del Nucleo tutela patrimonio dei carabinieri di Udine, capitano Alessandro Volpini, che ha posto attenzione sul tema della sicurezza, sia per le persone che per i volumi custoditi.
La presenza di numerosi libri e documenti, e quindi di carta, fa di questo sito un possibile “serbatoio” se scoppiasse un incendio. Da qui, l’esigenza di adeguarsi alle normative anti-incendio, con un nuovo impianto ad aerosol che andrà a soffocare le fiamme senza togliere l’ossigeno - il precedente a bombole gas Arcon è già stato smantellato - seguendo l’esempio della Fondazione Coronini Cronberg. Si dividerà poi l’immobile in settori, così da poter bloccare la diffusione del fuoco qualora divampasse un incendio.
Attesi interventi anche nella sala consultazione, che per qualche settimana sarà chiusa al pubblico, così come si valuterà l’interruzione della consultazione dei volumi quando l’archivio sarà oggetto dell’opera. I libri custoditi dovranno essere infatti protetti e sigillati, per evitare un imponente costo di trasferimento. Tra gli altri lavori, si renderanno accessibili i servizi igienici per i disabili. “Sono importanti intervenenti per prevenire - così il primo cittadino - perché la prima preoccupazione è la sicurezza”.
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