Antenna 5G tra Giassico e Brazzano, il no del Comune all’installazione

Antenna 5G tra Giassico e Brazzano, il no del Comune all’installazione

LA QUESTIONE

Antenna 5G tra Giassico e Brazzano, il no del Comune all’installazione

Di Mattia Zucco • Pubblicato il 25 Mag 2025
Copertina per Antenna 5G tra Giassico e Brazzano, il no del Comune all’installazione

Il progetto di un impianto alto 30 metri in un’area agricola ha sorpreso residenti e amministratori. Preoccupazioni per l’impatto sul paesaggio e la vicinanza alle abitazioni. L’amministrazione Felcaro ribadisce la volontà di tutelare il territorio.

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Un’antenna per la telefonia mobile di nuova generazione, alta circa 30 metri, sta per sorgere tra le località di Giassico e Brazzano, nel comune di Cormons. La struttura, destinata a ospitare tecnologia 5G, è in fase di installazione su un terreno agricolo di proprietà privata, nell’ambito del Piano nazionale Italia 5G, promosso dal Governo per accelerare la copertura del territorio con reti mobili ad alta velocità.

Il progetto è stato regolarmente presentato da una società operante nel settore delle telecomunicazioni e ha ottenuto le necessarie autorizzazioni dagli enti competenti, compresi i pareri in materia sanitaria e ambientale. Inoltre, rispetta i requisiti previsti dal Regolamento Comunale in vigore dal 2017.

Nonostante ciò, l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Felcaro ha espresso in una nota ufficiale la propria ferma contrarietà alla realizzazione dell’impianto. Il motivo principale è l’impatto paesaggistico e visivo che una struttura di tali dimensioni potrebbe avere in un’area rurale vicina a nuclei abitati.

«Siamo consapevoli della necessità di modernizzare le reti di telecomunicazione e dell’importanza strategica del 5G – afferma il Comune – ma riteniamo che ogni intervento infrastrutturale debba essere accompagnato da un’attenta valutazione dell’impatto ambientale, visivo e sociale».
L’amministrazione sottolinea inoltre di non aver concesso terreni pubblici per l’installazione, coerentemente con quanto già deciso in passato per richieste analoghe. «Intendiamo tutelare il paesaggio e la qualità della vita dei nostri cittadini», si legge nella nota.

La vicenda ha riacceso il dibattito sull’equilibrio tra sviluppo tecnologico e tutela del territorio. Mentre la normativa nazionale impone tempi rapidi e procedure semplificate per questo tipo di interventi, le amministrazioni locali si trovano spesso a mediare tra le esigenze della modernizzazione digitale e quelle delle comunità che rappresentano.

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