Un anno difficile, Monfalcone ringrazia la sua Protezione Civile

Un anno difficile, Monfalcone ringrazia la sua Protezione Civile

I dati del 2020

Un anno difficile, Monfalcone ringrazia la sua Protezione Civile

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 29 Dic 2020
Copertina per Un anno difficile, Monfalcone ringrazia la sua Protezione Civile

Nata nel 1978, la squadra monfalconese della Protezione Civile ha presentato oggi i dati di un anno di attività. Non solo Covid ma anche manutenzione dei sentieri e operazioni in mare.

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Un anno difficile, inevitabilmente segnato dal covid, ma scandito anche da tante altre attività affrontate con impegno e dedizione: questo il bilancio del 2020 per la squadra comunale di Monfalcone della Protezione civile, costantemente in prima linea con i suoi 64 volontari, che hanno supportato la cittadinanza durante il lock down, hanno fatto fronte alle emergenze meteo, provveduto alle operazioni antinquinamento in mare e nelle ultime settimane hanno ripulito tutti i sentieri boschivi sul Carso, per un totale di 446 giornate complessive di lavoro e 1.971 operatori impiegati dal primo gennaio al 28 dicembre. Un anno caratterizzato anche dal trasferimento nella nuova sede di via Chico Mendes, tecnologicamente all’avanguardia, punto di riferimento molto importante per l’attività.

“Senza la nostra squadra di Protezione civile la gestione del Covid non sarebbe stata la stessa: i volontari sono sempre stati preziosi, ma tanto più nel 2020, quando hanno gestito una situazione drammatica senza precedenti. Anche durante i momenti più difficili che abbiamo vissuto nei mesi scorsi durante il lock down hanno operato in modo costante ed efficace per dare le risposte a tutte le necessità che l’emergenza ha imposto. Devo quindi ringraziare di cuore tutti gli operatori, che con umiltà e professionalità si impegnano ogni giorno per la comunità”, ha rimarcato il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, commentando i dati relativi all’attività della squadra nel 2020. Al ringraziamento ai volontari si è unito anche il coordinatore della sezione, Andrea Olivetti: “Il nostro è un gruppo coeso che continua la sua formazione per aumentare sempre la propria professionalità. Quest’anno abbiamo affrontato un’emergenza nuova, senza protocolli a cui affidarci, quindi abbiamo fatto ricorso al buon senso e alle normative. Questo ci ha consentito di fare un passo in avanti nella nostra preparazione, concentrandoci anche su tante altre attività necessarie e urgenti”.

L’emergenza Covid ha richiesto il montaggio di tende e strutture al Pronto Soccorso, l’assistenza alla popolazione, sanificazioni stradali notturne, la gestione della Coc, consegne di medicinali e farmaci, per un totale di 102 giornate di lavoro con impiego di 691 volontari. In particolare, durante il lock down di primavera dal 13 marzo al 16 maggio 2020, quindi in nove settimane di servizio, pari a 53 giornate di operatività, sono stati impiegati 432 volontari, per un totale di 93 turni. Complessivamente sono state eseguite 667 consegne totali, di cui 225 di farmaci e 439 di spesa. In totale i mezzi della protezione civile hanno percorso, per l’adempimento dei vari servizi, 3.343 chilometri.

Nel corso dell’anno è proseguita l’attività addestrativa, quindi corsi di formazione ed esercitazioni, che hanno impegnato per 27 giornate 91 volontari. Otto le giornate contrassegnate da emergenze dovute a eventi atmosferici, che hanno richiesto il lavoro di 32 volontari. L’AIB-Antincendio Boschivo ha richiesto 171 volontari per 37 giornate, l’attività nautica si è concretizzata in Mare sicuro, con 23 giornate e 67 volontari, e in interventi antinquinamento di posa panne in seguito allo sversamento di idrocarburi, attività in cui la Protezione civile monfalconese è specializzata, con 9 giornate e 34 volontari. La manutenzione delle piste forestali ha impegnato per 14 domeniche 91 volontari. Considerevole è stato anche il lavoro per la manutenzione delle strade forestali nel territorio comunale con il ricorso alla macchina operatrice Avant con utilizzo trincia: in 45 giornate sono stati eseguiti lo sfalcio della vegetazione lungo 32 chilometri di piste per un totale di oltre 60 chilometri sfalciando la vegetazione sui due lati.

Per la manutenzione, il trasloco e la preparazione della nuova sede, inaugurata ufficialmente a settembre, sono state necessarie 56 giornate di lavoro per 164 volontari. I nuovi ambienti garantiscono la giusta collocazione ai materiali e agli automezzi di cui la squadra dispone, sono antisismici, con un impianto fotovoltaico per il risparmio energetico sul tetto e sono costruiti in modo da garantire il massimo isolamento acustico e termico. 440 i metri quadri per l’attività, 80 quelli dei magazzini, 180 quelli di autorimessa e 1100 quelli di parcheggio. Mentre al pianoterra si trovano segreteria e spogliatoi per i 68 operatori, al piano superiore vi sono la sala radio e il laboratorio tecnologico, l’ufficio coordinatore con sala Coc e una sala riunioni con oltre 60 posti omologati.

La squadra monfalconese è nata nel 1978. La sede precedente, inaugurata nel 1990, era un prefabbricato usato nel terremoto del Friuli nel 1976 e rimontato. Prima di questa nuova collocazione in via Chico Mendes i materiali e i mezzi erano sparsi in quattro magazzini. Nel 2005 è stata creata la squadra Nautica, che al momento conta 30 operatori e che, in collaborazione con la guardia costiera, ogni anno aderisce alla campagna Mare sicuro. Dal 2018 è operativo il nucleo “Antincendio terreni impervi”, unico in regione. Dal 2019 è stato sviluppato il settore Telecomunicazioni in emergenza, tramite l’ideazione del nuovo furgone radio che può garantire comunicazioni radi o e satellitari e internet in qualsiasi condizione, anche in assenza di reti telefoniche tradizionali.  

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