LA MANIFESTAZIONE
L’Anmil ricorda le vittime del lavoro in cantiere a Monfalcone

Giovedì 10 alle 11 davanti al Cimitero e alle 12.30 in cantiere, verrà deposta una corona . Il presidente Trevisan «mai abbassare la guardia su sicurezza nei luoghi di lavoro».
Si svolgerà a Monfalcone la 74esima Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro organizzata dall’Anmil per giovedì 10 ottobre alle 11 al monumento intitolato alle Vittime del Lavoro – davanti al cimitero - dove verrà deposta la corona davanti al cimitero. La manifestazione alla quale interverranno il presidente territoriale Animil di Gorizia, Paolo Trevisan e varie autorità, entrerà nel vivo alle 12.30 all’interno dello stabilimento di Fincantieri, un luogo simbolo della produttività del territorio, teatro - negli anni - di incidenti mortali. «Per questo è fondamentale parlare di sicurezza, proprio laddove il lavoro è riscatto sociale, opportunità di crescita, diventa leva fondamentale sociale – si legge in una nota dell’associazione - per questo non si devono mai sottovalutare le misure di sicurezza e l’operato di prevenzione attraverso ciò che l’Anmil ritiene strategico, i propri testimonial, persone che credono più di chiunque altro sulla sicurezza, perché l’incidente è stato marchiato nelle proprie ossa, nella propria pelle. E ora possono essere d’aiuto ai lavoratori, per uscire dal tunnel per ricostruire una vita sociale».
«In una società moderna, dove la tecnologia avanza – dichiara Paolo Trevisan, presidente territoriale di Anmil di Gorizia – non si può abbassare la guardia sulla sicurezza all’interno dei luoghi di lavoro. Sono troppe in questo territorio le vittime per l’esposizione all’amianto, per gli incidenti nell’edilizia, posso ricordare nell’ambito della lavorazione del legno tanti i colleghi con arti amputati, da un lato ci sono imprenditori che pur di velocizzare i tempi di produzione non ottemperano alla prevenzione, dall’altra gli operai tendono a sottovalutare i rischi, dunque, è tempo ben impiegato quello che l’ANMIL realizza nelle scuole per far crescere la cultura della sicurezza, per agire tempestivamente e giungere all’obiettivo di incidenti zero». Il presidente Trevisan quest’anno vuole quindi aprire una doppia riflessione.
Da un lato intende chiedere a tutti i datori di lavoro di avere un’attenzione particolare per i nostri giovani che entrano inesperti in fabbrica o nei cantieri, dall’altro ricordare non solo tutti gli invalidi nei luoghi di lavoro o le vittime di incidenti mortali nelle realtà produttive, ma anche i caduti durante il lodevole e coraggioso servizio per lo Stato prestato via terra, mare, cielo per le missioni di pace e sicurezza nel mondo. «A tutti i lavoratori – ha puntualizzato in chiusura, Trevisan – deve essere data una certezza: la possibilità di rincasare dopo una giornata professionale. Tutti noi, assieme alle istituzioni abbiamo il dovere di divulgare la cultura della sicurezza, di creare zone di “alert” per restare con le antenne alzate affinché il rischio, un evento futuro incerto, possa diventare sempre più prevedibile e, dunque, evitabile».
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