Un angolo di Cervignano per ricordare l'Orcolat, l'appello dopo cinque anni

Un angolo di Cervignano per ricordare l'Orcolat, l'appello dopo cinque anni

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Un angolo di Cervignano per ricordare l'Orcolat, l'appello dopo cinque anni

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 05 Mag 2021
Copertina per Un angolo di Cervignano per ricordare l'Orcolat, l'appello dopo cinque anni

Rinnovato l'appello per l'intitolazione di un'area alla tragedia di 45 anni fa. Le rassicurazioni del sindaco.

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Come ogni 6 maggio da 45 anni a questa parte, anche domani il Friuli si fermerà per ricordare le vittime del terremoto che nel 1976 sconvolse la regione. Per rendere memoria a quelle persone, a Cervignano è riemersa l’idea di intitolare un angolo della cittadina a loro e a chi contribuì al loro salvataggio e alla ricostruzione. Il tutto è nato è Roberto Zorzenon, ex consigliere comunale fino a quattro anni fa con la civica le Fontane, che già nel 2016 avanzò la proposta. Oggi, da fuori dell’Aula, ha rinnovato quell’appello al sindaco Gianluigi Savino, anche alla luce di una situazione socio-economica che guarda a quei momenti come un esempio.

“All’epoca - ricorda Zorzenon -, la proposta era stata accolta favorevolmente sia dal sindaco che dalla commissione toponomastica. Si era deciso di intitolare il parco nei pressi della palestra di via della Turisella. A distanza di anni, però, la cosa è passata nel dimenticatoio. Lo scorso anno, all’area che attendeva l'intitolazione a ricordo di questo dramma è stato assegnato il nome di 'Parco del piccolo fiume', già assegnato a un'area attigua". Da qui, quindi, la volontà di tornare su quella storia, “rilanciandola senza tono polemico e nella speranza che anche altri comuni possano fare altrettanto. È spiacevole vedere che ci sono pochi paesi in Friuli che ricordano l’evento”.

Poco distante, ad esempio, c’è via 6 maggio 1976 a San Giorgio di Nogaro. “È stato un anno duro, quindi sarebbe importante dare un messaggio di speranza, ricordando un tragico momento ma anche gli artefici della ricostruzione. Friulani e non, è una cosa di cui andare fieri”. L'ex esponente della minoranza sottolinea di non voler fare polemica sulla questione, proponendo anche delle idee alternative: “Ci sono tante strade e alcuni ponti realizzati di recente. Ci sono diversi luoghi, non voglio fare il compito della commissione però. Penso però che il parco originariamente identificato potrebbe essere una buona soluzione”. L’idea è stata così riproposta a Savino.

“Ne abbiamo parlato - commenta il primo cittadino -, è una vecchia idea che già all’epoca fu accolta. Abbiamo in cantiere una serie di luoghi e vie da intitolare, quindi anche questa proposta sarà inserita. Ci sono anche degli immobili pubblici a cui va data un’adeguata denominazione. A breve la commissione si metterà al lavoro, la toponomastica è una cosa molto seria e delicata”. Indicativamente, il gruppo si riunirà prima dell’estate, per mettere a punto la tabella di marcia.

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