Servizi condivisi, ancora polemiche sulla neonata Comunità del Collio

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Servizi condivisi, ancora polemiche sulla neonata Comunità del Collio

Di Redazione • Pubblicato il 09 Dic 2022
Copertina per Servizi condivisi, ancora polemiche sulla neonata Comunità del Collio

Scambio di accuse tra Lega e Pd, Bernardis: «Comunità non calata dall'alto come le Uti».

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La nascita della Comunità del Collio continua a provocare scintille tra le compagini politiche del Goriziano. In particolare, a schierarsi contro il progetto è stato il Partito democratico, con il segretario provinciale Diego Moretti che ha espresso già nelle scorse settimane le proprie perplessità. Posizioni che, secondo il consigliere regionale della Lega Diego Bernardis, mostrano - all'indomani della sottoscrizione dell'accordo da parte dei dieci sindaci - come il centrosinistra sia "a parole amico del territorio ma, in realtà, non lo è affatto e contrasta ogni iniziativa a favore dei cittadini".

"Il nuovo ente pubblico garantirà più servizi e maggiori risposte ai cittadini, iniziando dal ruolo strategico dei sindaci che sono anche il sindacato del territorio. Più che di campanilismo e di demagogia politica - prosegue l'esponente del Carroccio - noi ci occupiamo dei cittadini e la neo-costituita Comunità del Collio va proprio in questa direzione". Bernardis, inoltre, ricorda che "a differenza di quanto fatto con le Uti, calate dall'alto dall'allora presidente Serracchiani, per la Comunità del Collio non vi è stata alcuna obbligatorietà di legge e i Comuni si sono messi insieme per servire al meglio la comunità".

"Al consigliere Moretti - conclude - suggerisco una narrazione della realtà meno faziosa e demagogica, provando per una volta a non mettersi contro il territorio e a dare fiducia ai primi cittadini, al di là del colore politico". Secca la replica del collega di Aula, che definisce "falso e strumetale" l'intervento dell'esponente della maggioranza: "Il solito disco rotto dietro al quale la Lega pensa di nascondere il nulla di una non riforma degli enti locali che ha pensato solo di cancellare le Uti (boicottate a tutti i livelli e di fatto non applicate) senza costruire nulla di realmente innovativo".

"Dopo un'intera legislatura passata a strombazzare proclami buoni solo per la propaganda, senza concreti risultati, è bene che la Lega la smetta di scaricare colpe su chi c'era prima e pensi invece a dare gambe più forti e concrete alle Comunità" ancora il dem. Quest'ultimo evidenzia come la messa in rete di servizi sia stata "sempre stata giudicata positivamente dal Pd ma, al contrario di quanto afferma strumentalmente Bernardis che fa solo demagogia, i piccoli centri e di riflesso i cittadini degli stessi, rischiano di pagare il costo di servizi che già esistevano o del tutto marginali"

Una situazione, denuncia, che li lascerebbe fuori da "servizi che avrebbero rappresentato un valore aggiunto aggiunto e fatto fare un salto di qualità: penso alla centrale unica di committenza, ai finanziamenti europei, alla pianificazione territoriale di livello intercomunale, alle opere pubbliche e procedure espropriative. Vedremo i risultati, e speriamo che la comunità non rappresenti un’occasione mancata, un’operazione senza alcun beneficio per i cittadini del territorio e invece un'operazione buona solo per la prossima campagna elettorale regionale".

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