IL RICORDO
«Un amico che ha rappresentato molto bene il Friuli»: l’emozionato saluto di Luigi Delneri a Bruno Pizzul

L’ex allenatore di Aquileia ha raccontato il suo legame con l’iconico telecronista: «C’è nostalgia di un calcio come quello che Bruno ha rappresentato con grande eccellenza».
Un’iconica voce narrante che ha accompagnato le emozioni e i sogni di generazioni intere di sportivi, ma soprattutto un uomo semplice, gentile e con un profondo amore per le sue origini. Tutta l’Italia sta piangendo in queste ore la scomparsa di Bruno Pizzul, lo storico giornalista e telecronista sportivo della Rai, nato a Udine nel 1938 ma vissuto durante la giovinezza a Cormons, paese a cui è stato molto legato e nel quale è tornato alla fine della carriera professionale.
A parlarne con emozione per il nostro giornale è un’altra eccellenza che il Friuli può vantare nel mondo calcistico, ovvero Luigi Delneri. «Oggi abbiamo perso un grande uomo ma soprattutto una persona sempre affabile e molto gentile, un amico che ha rappresentato molto bene il Friuli» dichiara l’ex allenatore di calcio di Aquileia, che durante gli anni Duemila ha guidato squadre come Juventus, Roma, Verona, Sampdoria, Udinese, Atalanta e Genoa.
«Bruno è un’eccellenza vera che ha attraversato un periodo importante della nostra vita calcistica: prima negli anni Settanta, poi i Mondiali – continua Delneri – ci ha lasciato tante belle cose, ma soprattutto un’immagine di uomo schietto e onesto come siamo noi friulani. Al termine della sua carriera, infatti, è ritornato là dove era partito, nel mondo che ha vissuto quand’era adolescente: questo dimostra il suo amore e attaccamento alla terra friulana».
L’allenatore aquileiese – giocatore a sua volta, in passato, nei campi di Foggia, Spal, Udinese e Siena – parla del rapporto di amicizia non assiduo ma comunque intenso con il grande telecronista: «Ci incontravamo ogni tanto per andare a mangiare assieme e quando capitava forte era il sentimento di essere accomunati sia dalle nostre origini, sia dal mondo del calcio in cui abbiamo vissuto assieme». «Io e Bruno abbiamo calcato lo stesso campo, quello della Pro Gorizia, anche se in anni e periodi differenti – prosegue a raccontare Delneri – fra di noi c’è sempre stato un rapporto di grande sincerità rimasto inalterato negli anni, cosa importante in un mondo come quello del calcio che si evolve e anche si infrange sempre più velocemente».
Un mondo calcistico che «oggi assume un carattere sempre più economico, mentre all’epoca in cui ci siamo conosciuti era uno “sport povero” che tutti potevamo praticare e che creava forte familiarità nelle squadre» ricorda il coach. «C’è una grande nostalgia di un calcio come quello che Bruno Pizzul ha rappresentato come grande eccellenza e con il suo modo di vivere – conclude emozionato Delneri – mancherà la sua voce, mancherà tutto di lui, è stato un esempio egregio in tutti i sensi».
Piange la scomparsa del “maestro” Bruno Pizzul anche il gruppo Unione Stampa Sportiva Italiana Fvg: «Incomparabile collega e amico che con il suo esempio di correttezza professionale, onestà intellettuale, disponibilità, intelligenza e conoscenza è stato un esempio per tutti noi – sono queste le parole del presidente Umberto Sarcinelli, a nome di tutti i colleghi del direttivo del gruppo - alla moglie ed ai figli le condoglianze più sentite di tutti i giornalisti, sportivi e non solo, del Friuli Venezia Giulia». Proprio oggi a Napoli, nel corso dei lavori del Congresso Elettivo Ussi, la mattinata si è aperta con un commosso ricordo di Bruno, voce che ha raccontato ben cinque Mondiali di calcio alla Nazione, e tantissime altre pagine dello sport.
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