Amico Fragile, il progetto di Turriaco contro la solitudine studiato a Trento

Amico Fragile, lotta e prevenzione alla solitudine da Turriaco a Trento

L'INCONTRO

Amico Fragile, lotta e prevenzione alla solitudine da Turriaco a Trento

Di S.F. • Pubblicato il 07 Mag 2024
Copertina per Amico Fragile, lotta e prevenzione alla solitudine da Turriaco a Trento

Dall'opera di Davide Tramontini, installata nel Parco dell'Isonzo, l'intero progetto per aiutare la fragilità. «Essere il compagno che sostiene».

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«Alcuni riconoscimenti fanno particolarmente piacere, anche a distanza di tempo. Questo, che avviene tre anni dopo, è fra quelli» sono le parole del consigliere regionale Enrico Bullian, già sindaco di Turriaco, che nel 2021 vide installare ed inaugurare l’opera di Davide Tramontini dedicata a un “Amico Fragile”, un’opera d’arte che ora diventerà oggetto di un incontro all’Università di Trento. Il progetto è stato ideato e promosso da Lorena Casasola e da Telefono Amico Italia - Centro di Udine.

Per lunedì 13 maggio 2024, il Dipartimento di Sociologia e di ricerca sociale dell’Università di Trento, all’interno di un ciclo di incontri dedicato alla tematica del suicidio, ha invitato Bullian e Casasola a un tavolo proprio sul progetto realizzato nel Comune bisiaco: “Dalla perdita per suicidio all’impegno di sensibilizzazione: Testimonianza e presentazione del progetto Ad un amico fragile realizzato a Turriaco (Gorizia)”.

«È per noi significativo andare a Trento a raccontare questa esperienza originale – racconta Bullian - che evidentemente ha colto una questione che finora pochi hanno voluto affrontare anche nel mondo dell’arte: la creazione di un’installazione come simbolo della lotta e della prevenzione alla solitudine, un messaggio forte di presenza per coloro che si trovano in una situazione di disagio emotivo e di vicinanza per tutte le famiglie che hanno vissuto casi di suicidio in famiglia».

«Ringraziamo per l’invito l’Università e la ricercatrice e formatrice Deborah Fraccaro – continua - faremo del nostro meglio per raccontare, con approccio non giudicante, un tema difficile. In conclusione, ritengo attuale ciò che scrivevo tre anni fa, anche per descrivere il senso dell’opera. Si tratta di una scultura che, in fin dei conti, riguarda tutti noi.

Nel corso del cammino ognuno potrà avere i propri momenti di fragilità, più o meno profondi. Noi vorremmo essere quel compagno che prova a sostenere l'amico fragile, sapendo che un giorno le parti potrebbero invertirsi. Continuiamo a chiamare tutto questo umanità e solidarietà». Tre anni fa la realizzazione dell’opera è stata resa possibile grazie ai tanti cittadini che l’hanno sostenuta attraverso la Rete del Dono, a Coop Alleanza 3.0 e alla BCC di Turriaco (ora Cassa Rurale Fvg).

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