IL PROGETTO
Ambulatorio, docce e mensa: Monfalcone recupera il Centro di via Natisone

L’importo complessivo del quadro economico è di poco più di un milione di euro. Cantiere al via da maggio da chiudere entro fine 2024.
Il futuro del nuovo Centro polifunzionale di Via Natisone – per intendersi, l’ex Centro Blu a Bassa Soglia - è tracciato. Infatti, venerdì scorso, la giunta comunale di Monfalcone ha approvato il progetto di fattibilità tecnico economica per avviare la ristrutturazione e l’adeguamento dell’immobile la cui destinazione è l’ambito sociale.
L’importo complessivo del quadro economico è di un milione e 90mila euro. Il costo dei lavori a base d’appalto è di 631.039,14 euro. A questi, vanno aggiunte le somme a disposizione dell’amministrazione comunale pari a 278.960,86 e i 180mila euro della gestione triennale di tipo socio-educativa del Centro.
“Dopo gli 800mila euro destinati alla riqualificazione dell’area parrocchiale di San Giuseppe e alla futura costituzione del nuovo centro sportivo a servizio delle vicine scuole e dell’intero rione – sono le parole del sindaco Anna Maria Cisint – proseguiamo con la rinascita di Largo Isonzo dove sono state realizzate le nuove fognature, il parco Benessere, la riqualificazione di via Acque Gradate e la riapertura della scuola Collodi. Sono stati rifatti anche strade e marciapiedi e la scuola Cuzzi è in via di ricostruzione”.
Cosa verrà realizzato?
L’affidamento dei lavori è previsto per metà aprile. Questi inizieranno circa un mese dopo e dovranno concludersi entro fine 2024 per rendicontare tutto nel 2025 trattandosi di una progettazione le cui risorse derivano dal finanziamento del Pnrr “Centro servizi stazione di Posta”. L’intervento consisterà nella riqualificazione dell’immobile esistente che sarà potenziato dal punto di vista funzionale e delle dotazioni per l’erogazione dei servizi destinati ai soggetti fragili della comunità.
Saranno due le macro-zone indipendenti che andranno a crearsi. Al piano terra troveranno collocazione la mensa destinata a circa 25 utenti, i servizi igienici, il servizio docce e la lavanderia con asciugatrice. Al primo piano, verrà ricavato un ufficio destinato a varie attività, un ripostiglio ed una seconda ampia sala dove avrà sede il Comitato di rione. A completare quest’area, sorgeranno la stanza informatica ed una sala dedicata alle associazioni locali.
L’ambulatorio medico
Al piano terra sarà realizzato un ambulatorio medico con annessa sala d’aspetto. Esso sarà funzionalmente indipendente dal resto dell’immobile attraverso un accesso dedicato posto sul retro. Questa presenza è stata definita dall’assessore alle politiche d’integrazione socio sanitarie, Stefano Vita “un valore aggiunto nella speranza di attrarre nuovi medici di medicina generale del Ceformed che potranno contare su una sede già pronta e utilizzabile”.
L’attenzione alla sostenibilità ambientale
A copertura della struttura, verrà posizionato l’impianto fotovoltaico costituito da 24 pannelli da 500 Watt l’uno. “Sarà il segno di una grande attenzione alla sostenibilità – aggiunge Vita – si porrà fine all’utilizzo del metano, attingendo l’energia dalla fonte solare con conseguenti rilevanti risparmi economici”.
“Si tratta del primo progetto che ho seguito sin dall’inizio da quando ho assunto questo incarico – afferma Vita – l’opera rappresenterà un plus per la città intera e ringrazio i tecnici per il loro impegno. Per ora, tutta l’attività del Centro trova collocazione all’Oratorio San Michele dove operano due educatori e sono attive due tirocini per il servizio mensa e di pulizia dei locali”.
Altre novità
Trattandosi di una ristrutturazione edilizia, a primavera inoltrata, si procederà prima di tutto con la demolizione della parte anteriore del fabbricato. Si manterrà però il corpo di fabbrica originario della struttura. Con i lavori si procederà alla sopraelevazione del volume più recente con l’adeguamento dell’altezza del solaio interno a quello del blocco originario.
Non mancheranno la sistemazione dei marciapiedi attigui, la creazione di tre stalli di sosta, la modifica e l’integrazione dei sottoservizi, l’isolamento con cappotto esterno in pannelli di lana di roccia a doppia densità e i nuovi serramenti. “L’immobile sarà finalmente dotato di un ascensore – conclude Cisint – e l’edificio garantirà la totale accessibilità alle persone con disabilità”.
Nella foto: l'interno attuale del Centro
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