A èStoria Alessandro Barbero star tra gli studenti, viaggio nelle domande

Lo storico accolto dal fragoroso applauso dei ragazzi, un lungo viaggio nei racconti dall'antichità al Novecento insieme agli studenti.

In un Teatro Verdi di Gorizia stracolmo di studenti superiori, alcuni reduci dalle cene di maturità, Alessandro Barbero è stato accolto da un fragoroso applauso e ha risposto a sedici domande, inerenti diversi periodi storici, da parte di sedici studenti provenienti da scuole superiori di Gorizia, Udine e Cervignano del Friuli. Il tutto è nato da una collaborazione con il Progetto di promozione della lettura LeggiAMO 0-18 Fvg, sostenuto da tre assessorati della Regione Friuli Venezia Giulia (cultura, istruzione e salute).

Questo incontro dal forte accento didattico ha permesso agli studenti di dialogare con il professore ordinario dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale, interrogandolo sui ferri del mestiere, i successi, le curiosità, le intuizioni e i tic di un lavoro bellissimo, ma dai contorni molto sfuggenti. L’incontro è stato realizzato da Fondazione Radio Magica, partner del Progetto regionale di promozione della lettura LeggiAMO 0-18 FVG, e con il sostegno di Apt Gorizia. L’evento, durato un’ora e mezza circa, è stato seguito con grande interesse dagli studenti, che letteralmente pendevano dalle labbra del professore.

L’ennesima dimostrazione della grande capacità divulgativa dello storico piemontese. Undici ragazze e ragazzi, che rappresentavano le undici classi che hanno aderito al progetto, hanno potuto porre le loro domande al professor Barbero dal palco. Dopo questo primo round di quesiti è arrivato il turno di altri cinque studenti udinesi, che fanno parte della redazione del Messaggero Veneto Scuola. Moltissime le curiosità a cui il professore ha risposto, dalle donne della antica Atene alla figura di Nilde Iotti, prima presidente donna della Camera dei deputati, dalla figura di Abramo Lincoln.

Spazio poi al sentimento (irredentista o filoasburgico?) della popolazione triestina allo scoppio della Prima guerra mondiale. Grande spazio alle figure storiche femminili, o al rapporto con le donne dei personaggi del passato, come Dante Alighieri, che per certi versi potrebbe essere stato un femminista ante litteram. Sono state tante anche le domande relative ai suoi lavori, come i romanzi storici Le ateniesi, pubblicato nel 2015, e Alabama, del 2021. Il primo è stato ispirato dal massacro del Circeo del 1975, in cui due giovani amiche, la diciassettenne Donatella Colasanti e la diciannovenne Rosaria Lopez, attirate con l'inganno da tre giovani ragazzi della Roma bene in una villa in provincia di Latina col pretesto di una festa, furono torturate e seviziate, fino a provocare la morte di Rosaria.

La Colasanti sopravvisse per miracolo, portando con sé il dolore e l’orrore di quel terribile episodio per tutta la vita. La vicenda ha ispirato il romanzo di Edoardo Albinati La scuola cattolica, da cui è stato tratto un film dallo stesso titolo. Quel massacro “ha impressionato il paese enormemente, non solo perché era una violenza di ragazzi su ragazze, ma perché era una violenza di ragazzi ricchi e perbene che abitavano nei quartieri alti su ragazze povere del proletariato. La valenza politica di quell’omicidio ha avuto un impatto enorme in un momento in cui nel paese il conflitto sociale, l’ideale di uguaglianza e di una democrazia vera, erano cose molto forti e molto sentite”.

Al professore è stato inoltre chiesto se non sarebbe più utile concentrarsi sull’insegnamento della storia dell’ultimo secolo, piuttosto che andare ad affrontare periodi storici molto lontani. Barbero ha risposto che l’insegnamento della storia, anche quella antica, deve avere come fine quello di formare il pensiero degli individui, di chiedersi perché certi fatti accadono. Gli studenti più interessati avranno comunque i mezzi per poter approfondire certe epoche storiche anche individualmente. L’incontro è stato registrato e a breve sarà a disposizione in formato audio e video sul canale YouTube di Leggiamo 0-18 e sul sito di Radio Magica.

Foto Sergio Marini

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