Aiuto a chi soffre di tumore, a San Canzian nasce il centro onconauti

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Aiuto a chi soffre di tumore, a San Canzian nasce il centro onconauti

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 20 Mar 2023
Copertina per Aiuto a chi soffre di tumore, a San Canzian nasce il centro onconauti

I pazienti oncologici 'lungo-sopravviventi' sono il 5% della popolazione italiana, le iniziative nel nuovo centro.

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L’Onconauti Center è nato anche a San Canzian d’Isonzo e la sua sede sarà in via Trieste 41. La referente territoriale sarà Giorgia Deiuri (nella foto), già consigliere comunale di minoranza e candidata alle elezioni regionali con Forza Italia a sostegno del presidente Massimiliano Fedriga. Deiuri sarà quindi il braccio operativo e di supporto del Centro Onconauti, realtà senza scopo di lucro nata a Bologna nel 2012 con il dottor Stefano Giordani che è il direttore scientifico.

Nel mondo scientifico, quando si parla di pazienti oncologici lo si fa utilizzando il termine "cancer survivors" , nonché "lungo-sopravviventi". L’idea del paziente oncologico,che l'associazione intende far veicolare, è quella contenuta nella parola "onconauta". "Ho conosciuto la realtà degli Onconauti nel 2013 quando studiavo all’Università di Bologna ‒ afferma Deiuri ‒ e ho svolto presso di loro un importante periodo di volontariato, che è poi diventato oggetto della mia tesi di laurea magistrale".

"È da tempo che cerco di far sbarcare questa realtà anche nel nostro territorio, ora penso che i tempi siano maturi per iniziare un percorso di sensibilizzazione e fornitura di servizi per questi pazienti". Il punto di San Canzian avrà, appunto, il fine di sensibilizzare il territorio tramite conferenze ed incontri sulla tematica, e quello di permettere ai pazienti innanzitutto di partecipare alle iniziative, nello specifico ai corsi di yoga, mindfulness, arte terapia, nutrizione e allenamento fisico attraverso la piattaforma del sodalizio.

I pazienti oncologici definiti "lungo-sopravviventi" in followup - cioè gli onconauti - costituiscono ormai il 5% della popolazione italiana, e un’attenzione particolare va rivolta anche ai loro familiari. I percorsi sono finalizzati al recupero del benessere e al miglioramento dello stile di vita, attraverso l’acquisizione di strumenti che li trasformino in soggetti attivi nella tutela della propria salute. L’associazione Onconauti è uniformata alle linee guida Asco (American society of clinical oncology) e ha elaborato un metodo di riabilitazione personalizzato che propone nelle proprie sedi alcuni percorsi ben definiti.

Uno di questi è il Ciro (Centro integrato riabilitazione oncologica) rivolto ai pazienti che hanno avuto un tumore e che al termine delle cure hanno la necessità di ristabilire un equilibrio e tornare al benessere. Poi esiste la Rido, la Riabilitazione integrata domiciliare per caregiver di pazienti oncologici. Si tratta di un modello di riabilitazione integrata domiciliare per supportare i familiari dei pazienti oncologici. Questi percorsi personalizzati prevedono il supporto psicologico affiancato da discipline olistiche, la formazione alle aziende e ai lavoratori per il reinserimento lavorativo.

Questa è la "rotta della salute , che mira ad una maggiore consapevolezza di come mantenere più a lungo lo stato di benessere ed un modello che può essere fruito da singole persone o da gruppi, anche aziendali. "Proprio perché ho toccato con mano il prezioso lavoro di questi professionisti ‒ conclude Deiuri ‒ ritengo sia fondamentale far conoscere meglio questa associazione ed estendere il suo raggio d’azione."

"Qui a San Canzian si partirà dalla sensibilizzazione e da una serie di servizi, restando sempre in contatto con la sede centrale di Bologna, ma l’obiettivo è quello di crescere gradualmente e sviluppare progetti sempre più mirati per il nostro territorio, sperando di fungere da esempio e fare da apripista per altre realtà che vorranno seguirci. Nelle prossime settimane, procederò a contattare l’amministrazione comunale e a confrontarmi con il territorio. Per ora, assieme al dottor Stefano Giordani tenevamo a comunicare la firma della collaborazione e l’apertura di questa prima sede in provincia di Gorizia".

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