Ronchi, un Airbus A320 si addestra nei cieli della Bisiacaria

Ronchi, un Airbus A320 si addestra nei cieli della Bisiacaria

In mattinata

Ronchi, un Airbus A320 si addestra nei cieli della Bisiacaria

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 17 Gen 2022
Copertina per Ronchi, un Airbus A320 si addestra nei cieli della Bisiacaria

Si tratta di un aereo della Swiss Air che ha utilizzato la pista del Trieste Airport. Una possibilità rara, visto l'utilizzo dei simulatori, ma che va avanti dal 1981.

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Ha volteggiato per qualche ora sulle teste dei bisiachi l’Airbus A320 di Swiss Air che questa mattina è stato utilizzato per alcuni voli di addestramento. Non una novità per la Bisiacaria e il Trieste Airport di Ronchi dei Legionari. Tanto che sono più di quarant’anni, ovvero dal gennaio del 1981, che i voli di addestramento utilizzano lo scalo aeroportuale ronchese.

Al giorno d’oggi le compagnie aeree utilizzano degli appositi simulatori e non più i voli d’addestramento ma quella di questa mattina è stata una curiosità per i più giovani, ovvero per coloro che prima ne avevano viste poche. Bisogna sottolineare che non è stata sempre una scelta apprezzata dalla popolazione, quella di utilizzare la pista ronchese per addestrare i piloti.

Nel 2002, ad esempio, un comitato popolare si mobilitò per farli cessare. Ma già nel 1981 alcuni medici si erano espressi con preoccupazione per la salute dei cittadini. A bassa quota i voli causavano disagio e malessere alla cittadinanza. Il 20 marzo dello stesso anno un consiglio comunale, presieduto dal sindaco Gianmassimo De Pace, votò un ordine del giorno preoccupato per i vari voli che al giorno sorvolavano il Territorio. Per gli anni seguenti anche i successori di De Pace, ovvero Enzo Novelli e Livio Furlan, proseguirono la battaglia. La preoccupazione maggiore? Cosa sarebbe successo se, per caso, un velivolo fosse precipitato sul territorio.

In ogni caso, nel 2005 i rappresentanti del “Comitato contro i voli di addestramento”, ovvero Alessandro Visintin, Giovanni Pella, Romildo Belletti e Duilio Petean, scrissero allo stesso Furlan chiedendo il rispetto dei termini dell’intesa già sottoscritta nel marzo del 2001. Ovvero la sospensione degli addestramenti tra le 13.30 e le 16.30 nel periodo estivo.

Quelli di oggi, comunque, in giorni invernali, sono stati passaggi che hanno quasi fatto compagnia in una mattinata grigia.  

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