Aggressioni ai giornalisti durante le manifestazioni ProPal, la condanna dell'Ordine del Fvg: «Più tutele ai colleghi»

Aggressioni ai giornalisti durante le manifestazioni ProPal, la condanna dell'Ordine del Fvg: «Più tutele ai colleghi»

IL COMUNICATO

Aggressioni ai giornalisti durante le manifestazioni ProPal, la condanna dell'Ordine del Fvg: «Più tutele ai colleghi»

Di REDAZIONE • Pubblicato il 10 Ott 2025
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Minacce ai giornalisti a Trieste e Gorizia, l’Ordine annuncia vigilanza e coinvolgimento di Prefetti e Questori per chiedere di garantire maggiore sicurezza e tutela sul campo.

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Negli ultimi giorni si sono verificati nuovi episodi di violenza e minacce ai danni di giornalisti in Friuli Venezia Giulia, segno di un clima sempre più ostile verso chi svolge il proprio lavoro al servizio dell’informazione e della comunità. Di fronte a questa preoccupante escalation, il nostro Ordine Professionale interviene con una ferma condanna e annuncia iniziative per garantire maggiore tutela ai professionisti impegnati sul campo. Pubblichiamo qui di seguito il comunicato dell'Ordine. S.F.

«L’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia condanna fermamente i nuovi episodi di violenza e minacce nei confronti di due colleghi a Trieste e Gorizia. I ripetuti casi del genere dimostrano una crescente insofferenza verso la nostra categoria che non possiamo più tollerare, anche perché svincolata da qualsiasi significato che non sia quello di una teppistica voglia di menare le mani e di mettere a tacere la libera informazione».

«L’Ordine dei Giornalisti vigilerà e segnalerà a chi di dovere tutti i casi del genere, confidando che venga fatta chiarezza quanto prima e che i responsabili di questi comportamenti ottengano esemplari condanne. L’intolleranza nei confronti dei giornalisti non deve mascherare un’inspiegabile voglia di violenza fisica e psicologica, un rifiuto delle opinioni diverse dalle proprie e, soprattutto, la necessità, spesso, di nascondere vigliaccamente i propri comportamenti e le proprie fattezze fisiche. A breve ci muoveremo a livello ufficiale, contattando Prefetti e Questori per cercare di ottenere una maggior tutela nei confronti dei nostri colleghi impegnati nelle varie piazze e luoghi per realizzare i loro servizi».

Foto di Ivan Bianchi

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