Università e valorizzazione culturale
Un'agenda europea sulla scrivania di Ziberna per il rilancio di Gorizia
Nella Gorizia di Ziberna l'obiettivo di far scoprire la propria cultura e attirare investimenti.
La nostra scoperta del territorio non poteva non passare per il suo centro per definizione: Gorizia. Così come abbiamo raccontato nei giorni scorsi la città “gemella” di oltreconfine, così oggi incontriamo il sindaco della città che, per secoli, ha svolto un ruolo catalizzatore per tutta l’area. Rodolfo Ziberna, 57 anni, è alla guida dell’amministrazione comunale dal 2017 e con lui abbiamo cercato di capire i punti salienti su cui bisognerà intervenire da qui ai prossimi anni per il rilancio del capoluogo.
In un ottica transfrontaliera, il discorso parte così dal tandem culturale con Nova Gorica, per la candidatura a Capitale europea 2025. “Gorizia - spiega Ziberna - per quanto piccola sia ha grandissime opportunità culturali, per il fatto stesso di essere sul confine. Di cultura si mangia e si vive e ci da la possibilità di rappresentare al meglio il nostro centro". In questo senso, centrale diventa la valorizzazione della presenza ebraica, oggi ricordata solo dalla Sinagoga di via Ascoli, mentre a pochi passi dal confine di Casa Rossa sorge tutt’oggi l’antico cimitero israelitico, dove trovano sepoltura importante figure storiche goriziane.
Alcune scelte fatte in ambito culturale, però, hanno provocato parecchie perplessità, come il recente progetto - vincitore del bando del Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (GECT) - per la riqualificazione di Piazza Transalpina. Ironia che Ziberna minimizza: “In realtà - spiega -, quest’ente nasce per cose più importanti: fra pochi mesi sarà inaugurata una passerella ciclo-pedonale a Salcano, a Vrtojba è stato realizzato uno spazio per il turismo dei camper. Grazie alle sue risorse, a metà del prossimo anno finiremo una rete di piste ciclabili che, da via degli Scogli, arriverà fino a Viale XX settembre, collegandosi poi a Corso Verdi e Corso Italia. Useremo in parte queste risorse per rendere più fruibile la città anche per quelle persone che vogliono usare la bici in totale sicurezza”.
Oltre alle infrastrutture, il GECT è parte attiva anche nel progetto di integrazione sanitaria tra Gorizia, Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba. “Con 500 mila euro - sottolinea il sindaco - contribuirà a realizzare la ‘Casa del parto’, dove le donne potranno partorire in totale sicurezza”. Il progetto, cofinanziato dall’Azienda sanitaria Giuliano-Isontino per un totale di 2,4 milioni di euro, è stato recentemente discusso in Consiglio comunale, con il voto favorevole alla variante al piano regolatore per l’inizio dei lavori. Per proseguire in questa direzione, però, serviranno risorse: “Nei prossimi sette anni, intendiamo intercettare risorse europee per rendere appetibile la città, anche per futuri investimenti”.
In tanti, però, non vedono futuro in una città anziana come Gorizia. “Vogliamo attirare qui nuovi universitari e investimenti” assicura comunque Ziberna. Il tema dell’integrazione degli atenei nel tessuto locale è ancora caldo, dopo che l’assemblea civica ha deciso le sorti del Consorzio universitario. C’è spazio anche per l’università di Nova Gorica in questo campo, finora esclusa da ogni coinvolgimento? “L’università è strategica - conferma il sindaco -, non tanto per il numero di ragazzi che vengono a vivere qui e per i consumi che lasciano, quanto per la contaminazione con il territorio”.
L’obiettivo finale, quindi, rimane quello già più volte espresso in passato dallo stesso primo cittadino: “Puntiamo a coinvolgere anche le università di Lubiana, Zagabria, Salisburgo e Vienna, perché abbiamo visto che chi viene a Gorizia da fuori, poi se ne innamora. Il Consorzio era datato, ci serve una macchina nuova: un tavolo di concertazione nuovo, con dentro anche altre figure che si dedicano all’ambito accademico, come ISIG e lo stesso GECT”.
Occhiello
Notizia 1 sezione
Occhiello
Notizia 2 sezione


















