L'addio a Francesco I nell'Impero, il lutto per le strade di Gorizia

L'addio a Francesco I nell'Impero, il lutto per le strade di Gorizia

F di FRANCESCO PRIMO

L'addio a Francesco I nell'Impero, il lutto per le strade di Gorizia

Di Vanni Feresin • Pubblicato il 13 Mar 2022
Copertina per L'addio a Francesco I nell'Impero, il lutto per le strade di Gorizia

I funerali dell'imperatore, la cerimonia alle Orsoline e il ricordo della visita nel 1825.

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1 marzo 1835, a Vienna morì l’Imperatore Francesco I d’Austria e fu generalmente compianto. Anche a Gorizia ci furono pubblici tributi e nella Chiesa delle Madri Orsoline venne celebrato una solenne messa da Requiem con il catafalco che, per speciale concessione, era vigilato da un reparto militare.

Dal Libro delle cronache delle M. M. Orsoline di Gorizia [inv. N° 160]. Anno 1816 pp. 80 - 81

Li 7 aprile 1816 morì in Verona l’Imperatrice Maria Luigia, terza moglie dell’Imperatore Francesco II, dopo che fù imbalsamato il cadavere, nel trasporto per portarlo a Vienna, passò per Gorizia li 17 detto. Il Clero, ed il Popolo andò a riceverlo al principio della città, fu deposto nella Catedrale, ove furono fatte le esequie, e tutta la notte li Sacerdoti e Regolari a quattro, o sei, per volta, ogni due ore cambiandosi, recitando l’Ufficio sino le 6 mattina; poi celebrata la S. Messa da Monsignor Preposito, e cantato il Dies ire e replicate le Esequie, partì da Gorizia alle 7 ore della mattina. Il giorno antecedente era arrivata, verso le ore 3 dopo pranzo.

Li 27 Aprile 1816, giunse a Gorizia l’Imperatore Francesco II un’ora dopo pranzo. NB. Se non intraveniva la morte della Consorte, avevano di venire assieme, nel giorno appunto dei 17 Aprile, in cui come si disse arrivò il Cadavere. Si fermò la Domenica dei 18 Aprile, e partì lunedì li 19 nel dopo pranzo verso le tre ore, avendo prima visitato la mattina Gradisca ed a pranzo in Gorizia.

Nella succenata Domenica 18 Aprile ascoltò la S. Messa nella Catedrale, con esemplare edificazione; entrò però in Monastero le 10 ½ e si trattenne ½ Ora, accompagnato da molti del suo seguito, e da alquanti Cavalieri della Città, subito entrato, interrogò con tutta benignità la Superiora, se avesse proporli? Essa li presentò un memoriale che teneva pronto; il Sovrano se lo ripose in tasca; Esso memoriale conteneva la penuria del Mo.ro per le passate calamità sotto i Francesi; dopo si portò visitare le Scuole di fuori, poi la Camera Comune abasso, e sopra, indi Scuola di entro, e sempre interrogando con equal clemenza, e famigliarità, e la Superiora rispondendo con tutta confidenza alle ricerche. Questa dolcezza di tratto, rapì il cuore di tutte, ed animò ciascuna a voler pregare con maggior fervore per la conservazione, e felicità d’un così buon e vero Cattolico Sovrano; ed Egli partì contento di noi, ed anche dei Goriziani, e noi reciprocamente di Lui.

Li 8 Agosto, entrò in Mo.ro col seguito di alcuni altri Sua Altezza Imperiale l’Arciduca Rainero, fratello dell’Imperatore, visitò le scuole, ove erano le Scuolare, ed anche quelli entro, il Refettorio, Camera Comune, Cucina ecc ciò seguì la mattina circa le 9 ore, e poi andò al Monte Santo, seguitando il viaggio per l’Italia.

Dal Libro delle cronache delle M. M. Orsoline di Gorizia [inv. N° 160]. Anno 1825 p. 87

Li 13 Agosto 1825, verso mezzo giorno arrivò in Gorizia l’Imperatore Francesco I coll’Imperatrice Carolina Augusta di Lui consorte, e col fratello di Lui, Vice Rè della Lombardia Austriaca, ed un Figlio, colle rispettive Loro Consorti; si fermarono in Città due giorni intieri, cioè Domenica e Lunedì, festa dell’Assunzione di Maria Santissima.

La Domenica entrarono in Monastero tre Vescovi, d’Udine, di Trieste, e di Veglia. L’imperatrice poi entrò il giorno dell’Assunta le 10 ore, andò adirittura in Camera Comune, ed ivi si fermò lo spazio d’un ora, e le Religiose alla porta coi loro Veli l’aspettavano, per ossequiarla, lo stesso fecero anche l’Educande, e fecero mostra dei loro lavori, ma l’Imperatrice preferi il ben cucire, ed il lavoro a maglia a tutti li altri lavori.

Il di Lei tratto ed affabilità guadagnò il cuore e la stima di tutte, parlando e trattando anco con le più piccole Educande
.

Nell'immagine: il ritratto di Francesco I realizzato da Leopold Kupelwieser

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