Addio al 74enne Enzo Narduzzi di Cormons, le sue griglie conosciute in tutto il Nordest

Addio al 74enne Enzo Narduzzi di Cormons, le sue griglie conosciute in tutto il Nordest

il lutto

Addio al 74enne Enzo Narduzzi di Cormons, le sue griglie conosciute in tutto il Nordest

Di Redazione • Pubblicato il 18 Mar 2021
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Si è spento all'ospedale di San Daniele, dove era ricoverato per Covid. Sarà sepolto domani a Viscone.

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Aveva iniziato a lavorare a 14 anni, con il sogno nel cassetto di fare l’elettricista. Poi il destino l’ha portato verso altri settori, come il cantiere di Monfalcone dove ha operato per più di una decina d’anni. Tra la fine della anni Settanta e l’inizio degli Ottanta, ecco l’idea di mettersi in proprio e scommettere sul settore delle griglie. È iniziata così la storia di Enzo Narduzzi (nella foto), 74 anni, fondatore della Ocm (oggi Newocm) di Cormons e scomparso martedì. Si trovava ricoverato in terapia semi-intensiva dell’ospedale di San Daniele del Friuli da inizio marzo, dopo essere stato contagiato dal Covid. Gli è stato fatale un arresto cardiaco.

Il suo successo era legato al particolare tipo di grill che lui stesso aveva inventato, ancora oggi presente nelle case delle famiglie friulane e delle sagre del Nordest. Ancora oggi la sede della storica azienda si trova nella cittadina del Collio, lungo la strada regionale 305 che in quel tratto assume il nome di via Aquileia. In origine, però, tutto era nato in un garage della casa paterna a Brazzano, ingrandendosi con il tempo. In tanti oggi lo ricordano come una persona e sempre disponibile a scambiare qualche battuta. Dall’inizio degli anni Ottanta si è quindi trasferito con la famiglia a Viscone, paese natale della moglie Nives, fino al recedente trasferimento a Cividale.

Appassionato di modellismo, ne aveva moltissimi in casa, soprattutto aerei e navi. Centinaia di pezzi ricostruiti fedelmente, su cui passava le ore con attenta cura a ogni minimo dettaglio. Un altro suo amore era per la storia, con moltissimi volumi che arricchivano la sua biblioteca personale. L’hobby che non era mai venuto meno, comunque, era quello dell’elettronica, per il quale non si faceva mancare una fiera ed era semper attento alle novità. “Da piccoli - ricorda la figlia, Gessica Narduzzi - ci portava a visitare tante città d'arte italiane, aveva sempre la telecamera in mano ed era sempre presente a filmare le varie ricorrenze, anche religiose, del nostro paese”.

Si è spento dopo due settimane di ricovero, quando sembrava che le sue condizioni di salute potessero migliorare. All’improvviso, però, un infarto non gli ha lasciato scampo. Già nel 2013 ne fu colpito, mentre era in viaggio in autostrada. Fortunatamente, all’epoca ci fu il pronto intervento di un ragazzo che viaggiava sulla vettura dietro di lui, di professione infermiere, che riuscì ad accorgersi in tempo di cosa stava succedendo e a salvargli la vita. Fu così possibile ricoveralo in ospedale, dove rimase in coma per qualche giorno. Il suo soccorritore, però, morì qualche mese dopo in un incidente e Narduzzi ne ha sempre tenuto vivo il ricordo.

“Amava molto la musica come Elvis Presley e Santana - ricorda ancora la figlia -, a casa sua il sottofondo musicale non mancava mai. Era aggiornato su tutto, politica e cultura, ed era anche un po' social. Aveva Facebook e ci scriveva spesso su WhatsApp, metteva sempre una miriade di faccine nonostante le sue grandi mani (sorride, ndr)”. Le esequie si terranno domani pomeriggio alle 15.30, presso la chiesa di Madonna di Strada a Viscone. La sepoltura avverrà nel vicino cimitero, dove trova riposo la moglie Nives, scomparsa nel 2011.

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