Addio a Jolka Milič, poetessa e traduttrice. Il ricordo di Aleksandra Devetak

Addio a Jolka Milič, poetessa e traduttrice. Il ricordo di Aleksandra Devetak

La scomparsa stanotte

Addio a Jolka Milič, poetessa e traduttrice. Il ricordo di Aleksandra Devetak

Di Aleksandra Devetak • Pubblicato il 22 Gen 2021
Copertina per Addio a Jolka Milič, poetessa e traduttrice. Il ricordo di Aleksandra Devetak

«Hvala draga Jolka!». Si conclude così la lettera di Aleksandra Devetak con la quale ricorda la poetessa e traduttrice slovena scomparsa stanotte.

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Zbogom, draga Jolka! Addio cara Jolka!

"Stanotte ascoltavamo la bora
e non abbiamo dormito per niente;
sognavamo di poter salpare con la bora
e raggiungere altre rive."
S. Kosovel

Ho appreso questa notte, con profondo dolore, che se ne è andata Jolka Milič, ambasciatrice di pace attraverso la poesia. Avevo iniziato giorni fa a scrivere una lettera per dirle che le avrei fatto visita presto e stavo mantenendo la promessa fattale l'ultima volta che l'ho incontrata a Sežana, di scriverle e ricordare...

Erano i primi anni '80.

"Era da poco uscita la bella edizione “Srečko Kosovel – Poesie e integrali – aspetti del suo pensiero e della sua lirica”, in un’edizione anniversario, edita da L’Asterisco - Traduttrice Jolka Milič. Erano passati sessant’anni dalla morte del poeta e qui da noi era uno sconosciuto. Proposi al Consorzio Culturale del Monfalconese di presentare questa silloge di poesie.

Mi recai a Sežana, nella sua casa , proprio vicino alla chiesa. Era ancora viva la sua vecchia mamma che mi accolse con gentilezza e simpatia. Non fu difficile convincere Jolka a partecipare all'incontro e, insieme concordammo date, titolo e nomi dei relatori. L’iniziativa si tenne a Monfalcone al Palazzetto Veneto. Il titolo significativo che Jolka suggerì fu: KOSOVEL, QUESTO SCONOSCIUTO.

Non dimenticherò mai quella serata. L’orgoglio nostro di poter far conoscere un poeta dagli Sloveni tanto amato ad un pubblico di cittadini italiani che non lo conosceva. Tončka Kosovel, sorella del poeta, custode della sua memoria, era quella sera lì con noi. Ed un grande pubblico, rapito dalla lettura delle poesie, in una traduzione di Jolka che non ha uguali".

E sono la musica e la poesia ad abbattere ogni confine. Mi è cara l’immagine di musica e poesia che con levità, vanno oltre, li cancellano. Nulla le può fermare. E si incontrano oltre quei confini, al di qua e al di là, più ricche...

Grazie per tutta la poesia che ci hai fatto conoscere!
Hvala draga Jolka! 

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