NUOVO ARRIVO
Accolto in Comune Egidio Timpone, nuovo Comandante dei Cavalleggeri di Treviso

Il tenente colonnello ha parlato con il sindaco Ziberna e l'assessore Oreti dei progetti culturali da promuovere nel 2025 con la caserma di via Trieste.
È stato ricevuto nella Sala Bianca del Comune il Tenente Colonnello Egidio Timpone, neo Comandante del Reparto Comando e Supporti Tattici Cavalleggeri di Treviso (28°) di Gorizia, proveniente dal Reggimento Lagunari di stanza in Veneto che è sempre uno dei Reparti alle dipendenze della Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli (qui il suo ingresso).
Ad accoglierlo il sindaco Rodolfo Ziberna che ha parlato di un «incontro cordiale e operativo, che mi ha permesso di cogliere l’occasione per ribadire l’importanza che hanno gli uomini e le donne in divisa per la città di Gorizia. Un'importanza che non è dovuta solo all’ambito professionale ma anche sociale e familiare: con l’entrata in vigore, ormai diversi anni fa, del professionismo, i militari in servizio permanente che arrivano in città tendono a fermarsi nel territorio. E questo – ha concluso il primo cittadino - è molto apprezzato in un centro come il nostro che ha bisogno di giovani nuclei familiari».
A salutare il neo Comandante del Reparto che ha sede in via Trieste, per l’occasione accompagnato dal Sottufficiale di Reparto il Primo Luogotenente Stefano Zufferli, anche l’Assessore alla Cultura Fabrizio Oreti. La sua presenza è legata al fatto che con la Fanfara della Brigata Pozzuolo e con altre realtà sono in atto da alcuni anni diverse iniziative d'ambito culturale che legano i Cavalleggeri alla città di Gorizia.
L'incontro è stato un momento per conoscere i compiti che aspettano il Reparto di via Trieste e per evidenziare la sinergia culturale che negli anni passati ha legato il Comune al Reparto con il coinvolgimento delle scuole. In particolare oltre 2 anni fa, con il precedente Comandante, il Tenente Colonnello Andrea Pastore, si era avviata una collaborazione culturale come percorso formativo sulla storia militare visto che nella primavera del 1916 i Cavalleggeri di allora furono impegnati nell’impervio e peculiare conflitto dell’altipiano carsico che valse allo Stendardo del Reparto una medaglia d’Argento al Valore Militare.
Nei vari incontri svoltosi nella caserma di Via Trieste non si era parlato solo di battaglie, manovre e date, ma erano stati realizzati anche preziosi approfondimenti sulla dimensione umana e morale della vita di trincea in un percorso teorico che non ha risparmiato importanti richiami ai concetti di dovere, sacrificio, lealtà e valore, da sempre alla base del patrimonio identitario dell’Esercito Italiano.
L’Assessore Oreti nel corso dell’incontro ha tenuto a evidenziare che il coinvolgimento reciproco del territorio e delle Istituzioni può aiutare a unire e crescere assieme soprattutto in vista della Capitale Europea della Cultura.
«Nel 2025 – così l'assessore - avremo un dovere morale in più, mettendo in campo delle attività rivolte a favore dei più giovani che rappresentano il nostro futuro e la nostra speranza. Dovremo dimostrare loro i grandi passi in avanti compiuti nell’arco di cento anni che ci hanno portato a essere da Teatro di Guerra a Laboratorio di Pace».
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