LA PROPOSTA
Accesso al Fondo Amianto, Bullian rilancia: «Un nuovo progetto di legge per escludere le società partecipate»
Dopo la bocciatura del precedente progetto, il consigliere regionale di Patto per l’Autonomia lancia una riformulazione per non permettere risorse alle aziende pubbliche «responsabili dell’esposizione all’ asbesto».
«Con la bocciatura del precedente progetto di legge volto ad abrogare il Fondo per le vittime dell’amianto anche noto come ‘decreto-vergogna’ rimaniamo ben lontani da una reale soluzione del problema ma non intendiamo fermarci: assieme ai colleghi del centro-sinistra, abbiamo infatti riformulato la proposta, che ho già provveduto a depositare nuovamente». A dichiararlo è Enrico Bullian, consigliere regionale del Patto per l’Autonomia–Civica FVG. Vale la pena ricordare cosa ha stabilito il Decreto Legge 34 del 2023 poi convertito nella Legge 56 del 2023. Essa ha istituito il Fondo per le vittime dell’amianto, con una dotazione di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024, 2025 e 2026, per un totale di 80 milioni di euro. È stato previsto che al Fondo potessero accedere le società partecipate pubbliche della cantieristica navale. Questo è stato ritenuto inaccettabile dal centrosinistra a livello regionale e non solo. Un Fondo presentato come sostegno alle vittime dell’amianto può essere utilizzato da quelle stesse aziende che hanno contribuito a determinare la tragedia dell’esposizione all’asbesto? Questo è stato l’interrogativo sollevato.
«Attraverso una mia richiesta di accesso agli atti all’Inail, ente gestore del Fondo – motiva Bullian - sappiamo che per il 2023 e il 2024 non è stata erogata ancora alcuna risorsa. Non solo: le richieste presentate per quegli anni provengono, come prevedibile, da una sola società partecipata pubblica del comparto navale. L’Associazione Ubaldo Spanghero ha giustamente evidenziato come, legittimamente, la Commissione europea abbia chiesto dei chiarimenti in riferimento alla possibile violazione delle norme sulla concorrenza, portando alla sospensione dell’erogazione dei tanti milioni destinati a una sola azienda pubblica italiana di un unico settore produttivo». Va ricordato che il consigliere regionale aveva pure presentato una proposta di legge per abrogare interamente il Fondo istituito dal ‘decreto-vergogna’. «Surreale che la Lega abbia bocciato in aula quella nostra proposta di Legge da sottoporre al Parlamento, dopo che in Consiglio comunale a Monfalcone la Maggioranza leghista e l’Opposizione avevano approvato la stessa richiesta, ovvero l'abrogazione del Fondo, posizione condivisa pubblicamente da alti esponenti nazionali anche della Lega, come il vicepresidente del Senato Centinaio» commenta Bullian.
«Il capogruppo regionale della Lega Calligaris ha tentato ogni strada per evitare la discussione in aula a novembre e, al momento del voto, non sapendo se scegliere le linee opposte da una parte di Fedriga e dall’altra di Cisint, ha vilmente tagliato la corda, ben sapendo che la bocciatura della nostra ragionevole proposta sarebbe stata mal vista dai monfalconesi» continua l’esponente di minoranza il quale rileva che sulla questione ci siano vedute «confliggenti» nella Lega e ci sia una spaccatura strisciante.
«In ogni caso, Calligaris è servito – annuncia in chiusura Bullian - ci sarà nuovamente occasione per parlare del Fondo sia in Commissione III che in Consiglio Regionale visto che abbiamo depositato un nuovo progetto di legge che abroga l’accesso al Fondo alle società partecipate pubbliche, evitando che risorse pubbliche possano essere destinate ad aziende già responsabili giudizialmente dei danni. Vedremo se il capogruppo della Lega anche sta volta si comporterà come Don Abbondio o se, svestiti i panni del coniglio, affronterà nel merito la questione. Anche perché, se non dovesse essere risolta a livello nazionale la questione, si entrerebbe nell’ultimo anno di applicazione del Fondo Amianto, almeno a invarianza legislativa: un grande pasticcio romano che vogliamo continuare a denunciare per arrivare a cancellare questo passaggio normativo errato, togliendo definitivamente ogni alibi residuo al destra-centro».
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.
Occhiello
Notizia 1 sezione
Occhiello
Notizia 2 sezione















