A Cormons l'abbraccio degli ex allievi delle Suore della Providenza, riuniti in 120

A Cormons l'abbraccio degli ex allievi delle Suore della Providenza, riuniti in 120

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A Cormons l'abbraccio degli ex allievi delle Suore della Providenza, riuniti in 120

Di Franco Femia • Pubblicato il 27 Mag 2024
Copertina per A Cormons l'abbraccio degli ex allievi delle Suore della Providenza, riuniti in 120

L’idea è stata fatta partire, quasi in sordina, da due ex allieve per riunire chi ha condiviso la stessa esperienza. La scuola chiusa negli anni Novanta.

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Sono arrivati da tutto il Triveneto, e uno dalla Sicilia, gli ex allievi della Scuola convitto per infermieri professionali e assistenti sanitarie “Suore della Providenza” di Gorizia. E hanno risposto in 120 all’appuntamento a Cormons per il primo raduno che ha interessato tutti i corsi organizzati dalla scuola goriziana. L’idea è stata fatta partire, quasi in sordina, da due ex-allieve - Assunta Bongrazio e Antonella Ghirardo - che con determinazione si sono avventurate nell’organizzazione dell’evento sfruttando i canali social. E i loro sforzi sono stati premiati con una risposta molto positiva.

L’incontro è stato caratterizzato da molta commozione tra i partecipanti, molti dei quali non si vedevano dai tempi della scuola, con tanti sguardi che si incrociavano, tanti sorrisi e tanti abbracci. «Perché questo bisogno di rivederci? Pensiamo che abbia influito molto la vita comunitaria obbligatoria sperimentata a 360 gradi in convitto - spiegano la Ghirardo e la Bongrazio -. Lo stare due-tre anni insieme con motivazioni comuni di studio e tirocinio nella piena esuberanza della giovinezza, ha creato in noi una qualità di vita gioiosa, semplice, intessuta di relazioni indelebili».

«Momenti belli, difficili e improntati al sacrificio, caratterizzati da una sana capacità di vivere, studiare ma anche divertirsi. Questo clima di vita familiare, accogliente, ha plasmato anche le nostre scelte di vita successive». Punto di incontro del raduno è stato il santuario di Rosa Mistica, dove si trovano ancora molte di quelle suore che sono state direttrici o insegnanti alla Scuola convitto. A fare gli onori di casa suor Stefania Sartor, che ha illustrato brevemente la storia della presenza delle Suore della Provvidenza a Cormons e della miracolosa statua di Rosa Mistica. La giornata è poi proseguita con la partecipazione alla messa celebrata dal parroco don Stefano Goina.

Prima del termine del rito eucaristico c’è stato il commosso saluto di suor Bruna Camilotto, già direttrice della Scuola convitto, che ha ripercorso le tappe e le finalità dell’istituto goriziano. «Vedendovi oggi, gioiose e entusiaste – ha detto tra l’altro suor Bruna - , penso che la grazia di Dio non è stata vana in voi, avete costruito solido l’edificio della vostra vita e della vostra famiglia, senz’altro sono state gioie e delusioni, fatiche, dolori e speranze, contrasti, sfide varie della vita stessa; ma sono certa anche che quanto bene avete seminato ed esercitato non solo in famiglia, fra i vostri cari, ma nell’ambito della professione, nelle corsie degli ospedali per la cura del malato».

È seguito poi il pranzo conviviale in un ristorante cormonese dove, “suore e ragazze” insieme come ai vecchi tempi hanno rinsaldato amicizie mai dimenticate. E hanno voluto esprimere il senso di riconoscenza affettuosa anche verso coloro che hanno formato e guidato sia come persone che nella professione infermieristica. Non si è voluto trascurare nessuna, perciò, quale rappresentanza simbolica, sono state ricordate in successione e con affetto madre Spes Alma Rigotti, suor Bruna Camilotto e suor Virgilia Bettega

La Scuola convitto Suore della Provvidenza aveva iniziato a operare nel 1931 al “Nazzareno” di via Brigata Pavia e si è poi trasferita in via Vittorio Veneto, accanto all’ex ospedale civile, dove ha operato fino al 1997. Quella delle Suore della Provvidenza è stata una rinomata scuola per infermieri professionali, assistenti sanitari e capo-sala, formando negli anni oltre 2mila professionisti della salute.

Con il Decreto legislativo 502 del 30 dicembre 1992 la formazione sanitaria è passata dal ministero della Sanità a quello dell’Università e della Ricerca che ha soppresso alcune sedi, tra cui quella di Gorizia, per cui la casa è stata adibita ad altro scopo. Dal 1999 la comunità offre accoglienza e alloggio a persone con bisogni di vario genere: ci sono insegnanti precari, lavoratori con contratti a breve termine, persone in cerca di alloggio, studenti.

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