nata nel 1971
50 candeline dei donatori a Turriaco, sfida per nuove opportunità
Premiati i soci impegnati. Medeot: «Nuova sede per il centro trasfusionale di Monfalcone».
La storia di un’associazione, ma anche quella della comunità in cui è inserita. Questo si è festeggiato oggi a Turriaco, nel cinquantesimo anniversario della locale sezione Fidas. In sala consiliare, i soci del sodalizio hanno celebrato insieme lo storico traguardo, ricordando quel 1971 in cui tutto iniziò. A dare il via allo spirito di aggregazione fu Ferdinando Cosma, storico barbierie del paese nella cui bottava di via Aquileia si ritrovavano tutti. Da allora sono cambiate tante cose, a partire dalle sigle di affiliazione, ma l’obiettivo rimane lo stesso.
Lo ha evidenziato il presidente Umberto Gregorin, presente il giorno della fondazione del gruppo, accogliendo in sala civica il sindaco Enrico Bulian, il presidente della Fidas Isontina, Feliciano Medeot, e molti altri che hanno portato il proprio ricordo. La stessa famiglia di Cosma, a cui oggi è intitolata la sezione, hanno regalato la prima storica foto del sodalizio, ritraente una gita nella zona di Cividale nello stesso ’71. Dal canto suo, il primo cittadino ha ricordato l’impegno a sostegno delle attività, come l’installazione del monumento dedicato nel 2012.
“Celebrare 50 anni - ha evidenziato Medeot - significa che si sono alternate tre generazioni da quando è iniziata l’esperienza. Noi siamo qui non solo per la festa dell’associazione, ma dell’intera comunità di Turriaco”. Ponendo l’attenzione sul Mandamento, su cui nutre grande fiducia ne ha evidenziato le potenzialità di crescita come volontari, il presidente ha annunciato che il centro trasfusionale di Monfalcone avrà una nuova sede “più consona per le sue attività”. Lì dovranno trovare spazio sempre più persone pronte a donare qualcosa agli altri, dal sangue alle piastrine.
“C’è sempre bisogno di donatori - ha aggiunto - anche perché il sangue non può essere creato in laboratorio”. L’importanza di questo gesto è stata ricordata anche da don Enzo Fabrissin, il locale parroco: “Ne ho avuto bisogno in due momenti importanti del mio percorso”. Ringraziamenti anche da altre realtà, come il presidente della Pro loco, Paolo Buttignon, che ha donato una targa, come l’amministrazione locale e Cassa di risparmio Fvg. Consegnate infine le benemerenze a diversi dei 90 associati, di cui 70 attivi, con Alberto Severini che ha toccato la cifra di 65 trasfusioni.
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