La presentazione
37 anni per la rivista Borc San Roc: numero del 2025 dedicato al professor Sergio Tavano
Numerosi gli autori su tematiche di varia natura dalla storia alla linguistica fino all’attualità. «È mancato il coinvolgimento del friulano in Go! 2025».
Edizione 2025 per Borc San Roc, l’annuale rivista del Centro per la Conservazione e Valorizzazione delle tradizioni popolari di Borgo San Rocco a Gorizia. Un momento non solo di presentazione, quella di ieri sera, 12 novembre, in Sala Incontro, ma anche di ritrovo per i vari autori che anche per quest’anno hanno arricchito la proposta cultura del periodico diretto da Vanni Feresin.
Se per l’assessore al decentramento, Maurizio Negro, è «solo se pensiamo a quanto è stato e alle nostre radici possiamo andare avanti», citando anche «una Contea che ci ha resi grandi nel mondo», il direttore Feresin ha ricordato come siano le settimane del Ringraziamento per l’intero territorio. A presentare il lavoro annuale è stato il professor Matej Šekli, docente all’Università di Ljubljana di dialettologia e lingue slave. Proprio Šekli ha sottolineato l’importanza di «aver inserito il friulano sonziaco come segno di continuità» per la storia del territorio. Un numero, nella sua totalità, dedicato alla memoria del professor Sergio Tavano.
«Quando Vanni mi ha chiesto se fossi disposto a fare la presentazione, in un primo momento ho esitato un po', in quanto non sono socio collaboratore del Centro Tradizioni. Poi invece, ho sposato subito l'idea per almeno due motivi, uno professionale e uno più emotivo», ha raccontato Šekli. «Come primo, da linguista e glottologo mi occupo, tra l'altro, del contatto linguistico sloveno-romanzo-tedesco in Friuli ma non solo e di conseguenza sottoscrivo pienamente gli obiettivi della rivista - cito testualmente dall'Editoriale - "che vuole continuare a essere un punto di riferimento per la valorizzazione del patrimonio culturale e linguistico del Goriziano". Concordo assolutamente. Il secondo motivo è un po' più nostalgico ed è legato al Centro Tradizioni di Borgo San Rocco. Infatti, quasi un quarto di secolo fa — mi sa che era il 2001 — proprio qui nella canonica di San Rocco mi trovai a frequentare il mio secondo corso di lingua friulana, organizzato dall'Associazione Associazione culturale 4G di Gorizia in collaborazione con il Centro Tradizioni, guidato allora dalla sig.ra Edda Cossar. Per precisare, le prime lezioni di friulano le ho frequentate al lettorato friulano dell'università di Lubiana tenuto dal professor Roberto Dapit di Udine. Ed è proprio a San Rocco che ho fatto i miei primi tentativi di fare conversazione in friulano. Era nel negozio di alimentari qui in piazza, dove al mio fevelâ par furlan mi sono subito sentito dire: "Tu fevelis il furlan da la Filologica!" E andata così», ha scherzato il docente.
Tra gli interventi – sono stati invitati quasi tutti gli autori presenti a presentare i propri contributi con un breve riassunto a voce – anche quello di Ferruccio Tassin a ricordo del professor Sergio Tavano. In friulano, Tassin ha ricordato come «ho sempre parlato friulano col professore perché il friulano non è una lingua di codardi e burini ma consente di discutere di varie tematiche. Mi dispiace che non sia stato inserito tra lingue della Capitale europea della cultura». «Di Tavano mi ha sempre colpito la sua semplicità: spaccava il capello in quattro senza essere pedante. Capacità di scontrarsi senza mantenere rancore. È stato un uomo prima ancora che un professore».
Per Marco Plesnicar il professor Tavano ha saputo essere un esempio «in un mondo di studi che è diventato molto superficiale. Egli incarnava lo spirito di Gorizia» mentre la figlia, Cecilia Tavano, ha ricordato come «a San Rocco si è sempre sentito accolto e a casa e lui si sentiva sanroccaro anche se era originario di via della Cappella».
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.
Occhiello
Notizia 1 sezione
Occhiello
Notizia 2 sezione















