10 febbraio a Monfalcone: «Vandalismo a Basovizza oltraggia dolore e memoria»

10 febbraio a Monfalcone: «Vandalismo a Basovizza oltraggia dolore e memoria»

La cerimonia

10 febbraio a Monfalcone: «Vandalismo a Basovizza oltraggia dolore e memoria»

Di Redazione • Pubblicato il 10 Feb 2025
Copertina per 10 febbraio a Monfalcone: «Vandalismo a Basovizza oltraggia dolore e memoria»

A deporre la corona il vicesindaco reggente Antonio Garritani e l'eurodeputata Anna Maria Cisint. Presenti anche le scuole cittadine.

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La condanna per l’oltraggio avvenuto alla Foiba di Basovizza è stata ribadita questa mattina alla cerimonia per la Giornata del ricordo a Monfalcone dell'europarlamentare Anna Maria Cisint: «Si tratta di un atto di vandalismo inaccettabile perché oltraggia il dolore e la memoria verso un dramma che ha coinvolto centinaia di migliaia di italiani di queste terre e perché dimostra che permangono le radici della violenza e dell’odio che hanno accompagnato la volontà di pulizia etnica delle truppe titine. Dobbiamo continuare a combattere ogni tentativo di negazionismo verso una storia che è stata occultata per tanti decenni. Per molti anni non è stato possibile raccontare ciò che è realmente accaduto. Le persone che volevano rimanere italiane furono perseguitate e assassinate in modo brutale nelle foibe e altre migliaia sono dovute fuggire per salvare la loro vita. Si deve vergognare chi ancora oggi nega questa tragedia e di chi cerca di riscrivere la storia con menzogne, ignorando i comportamenti disumani e le violenze subite dai nostri connazionali come Norma Cossetto, che fu barbaramente stuprata e gettata in una foiba insieme a tante altre persone».

La cerimonia al monumento in via Fratelli Rosselli si è aperta l’alzabandiera e l’intonazione dell’inno nazionale, alla presenza del gonfalone della città, seguito dalla deposizione della corona d’alloro per le vittime. «La verità non può essere infoibata e noi siamo qui a ricordare, nel Giorno del Ricordo, quelle tragiche vicende del nostro confine», ha sottolienato il vicesindaco reggente Antonio Garritani. «In 300mila furono costretti ad abbandonare le loro case e i loro paesi per salvare la propria vita e quella dei propri cari: tante sono le storie che dimostrano la violenza e l’orrore delle persecuzioni. Il Giorno del Ricordo non è solo una celebrazione, ma un segnale per le future generazioni affinché la memoria di queste tragiche vicende non venga mai dimenticata».

Significativo è stato il coinvolgimento degli studenti dell’Istituto Comprensivo Giacich, con la partecipazione delle classi 2B e 2E. Gli alunni della 2B hanno emozionato il pubblico con la lettura di alcuni versi della “Poesia dell’Esodo”, mentre gli studenti della 2E hanno elencato alcune testimonianze delle vittime, restituendo voce e dignità alle persone che sono scomparse. La preghiera di omaggio per tutte le vittime è stata recitata dal parroco don Flavio Zanetti. 

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