Il viaggio in e-bike
L'avventura di Diego Sclauzero da Jalmicco a Capo Nord in bicicletta
Diego è ritornato a casa, a Jalmicco, dopo circa tre mesi di viaggio in bicicletta per raggiungere Capo Nord. "Ho assaporato una natura diversa"
Oggi vi raccontiamo la storia del signor Diego Sclauzero di Jalmicco, appassionato di montagna e natura, ma non solo. Recentemente, infatti, si è avvicinato alla realtà delle e-bike, ovvero biciclette semi elettriche, che permettono di affrontare percorsi anche ardui senza avere una forma fisica da atleta professionista.
A fine aprile ha deciso di intraprendere un viaggio in bicicletta a lunga percorrenza, con l’intento di stare un po' di tempo con sé stesso, “per capire cosa nella vita è superfluo, vedere posti nuovi, ma soprattutto assaporare una natura diversa”, come racconta lui stesso.
La preparazione del viaggio è durata circa tre mesi nei quali, oltre ad individuare la meta, ha dovuto anche pensare alle attrezzature da portare con sé e, cosa ancor più importante, ‘inventare’ un mezzo con ruote da unire all’e-bike per caricare tutto l’occorrente. Non aveva trovato nulla di pronto in commercio, perciò l’idea di auto costruirsi un mezzo idoneo al bisogno, capace di contenere le attrezzature ma anche snello e maneggevole, era divenuta un must.
Il carretto era indispensabile: doveva offrire alloggio al bagaglio e accogliere un pannello fotovoltaico per la ricarica delle batterie della bicicletta affinché l’intrepido ciclista potesse essere il più indipendente possibile.
“La parte più difficile”, ci racconta Diego, “è stata reperire il pannello fotovoltaico, che doveva essere potente, leggero e di dimensioni il più possibile contenute”. Grazie al supporto tecnico di Eros Miani della Fototherm, Diego è riuscito ad acquistare un pannello semi flessibile del peso di circa 4 chili dalla potenza di picco di 160 w.
Preparato il tutto, ecco il momento della partenza, il 25 luglio. Il viaggio di andata ha visto Diego attraversare Austria, Repubblica Ceca e Germania. A Kiel, nel nord della Germania, ha poi preso la nave fino ad Oslo. Una volta giunto ad Oslo si è diretto verso Trondheim, Bodø, isole Lofoten e Capo Nord.
Tornando, invece, ha toccato altri territori attraversando una piccola parte della Finlandia, Svezia fino a Stoccolma e Nynäshamn, dove si è nuovamente imbarcato fino a Danzica; ha poi attraversato la Polonia deviando per la Slovacchia e giungendo, infine, in Austria per arrivare a casa venerdì 23 ottobre, dove ha trovato dei cartelli di congratulazioni e un'accoglienza unica da parte di amici e compaesani. “Tanta emozione”, ricorda.
“Quando partivo la mattina non sapevo dove sarei riuscito ad arrivare alla sera, mi sono servito di un'applicazione con cui potevo programmare il tragitto e seguire tracce che si trovano in rete, altre volte andavo a naso o usando google maps insieme a booking e couchsurfing per trovare posti per dormire come campeggi, ma anche ostelli o qualsiasi posto a buon prezzo. La spesa giornaliera andava da 10 a 50 euro: in Norvegia, per esempio, solo il campeggio costava circa 25 euro per una notte”.
Il viaggio è stato per Diego un'esperienza indimenticabile: ha potuto conoscere tante persone, alcune delle quali saranno anche suoi ospiti in futuro, riferisce, mentre molti lo hanno fermato per una foto o per chiedergli cosa stesse facendo. “Non ho mai sofferto la solitudine, grazie anche al continuo contatto di familiari ed amici. Whatsapp è stato l'unico social che ho utilizzato creando un gruppo, Navigator, i cui membri hanno saputo tirarmi su il morale nei momenti difficili ed aiutarmi quando ne aveva bisogno”.
Un'esperienza nuova, nata in fase di pieno lockdown e conclusasi paradossalmente ora, alle porte di un periodo ugualmente difficile. Chissà che Diego non stia già pensando a qualche altro viaggio interessante?














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