I COMMENTI
Voto in Regione su Fondo Amianto, l’amarezza di Saullo e Morsolin: «Disinnescato obiettivo del Consiglio comunale»
I due consiglieri di Monfalcone Civica e Solidale rimpiangono l’«occasione mancata» della destra regionale, criticando anche le dichiarazioni del sindaco Luca Fasan.
Il dibattito sulla decisione presa ieri in Consiglio regionale riguardo la proposta dei consiglieri Bullian e Moretti per l’abrogazione del Fondo Amianto si sposta anche fra i consiglieri comunali di Monfalcone.
In particolare, sono i due esponenti di Monfalcone Civica e Solidale Cristiana Morsolin e Alessandro Saullo a criticare gli esiti della sessione, decretando che «ieri la destra che governa ha tolto la maschera e ha dimostrato che cosa vuole fare per il decreto amianto: nulla».
Secondo i due consiglieri, il Consiglio Regionale aveva l’occasione di «mostrare l’energica volontà di abrogare quel decreto-vergogna che regala alle aziende soccombenti 80 milioni di euro, che dovrebbero essere destinati ai lavoratori»: una legge, puntualizzano, «al centro del dibattito da quasi due anni, che tutti conoscono e che a parole tutti vogliono eliminare». Morsolin e Saullo sono dunque rimasti sorpresi negativamente dal fatto che «la Destra ha finito per respingere la proposta» con un’«incomprensibile richiesta di rinvio alle calende greche».
Ma l’amarezza del duo, oltre che nei confronti dei due consiglieri regionali della Lega eletti per la provincia di Gorizia, ovvero Antonio Calligaris e Diego Bernardis, si rivolge anche alla dichiarazione del sindaco di Monfalcone Luca Fasan, che secondo i due consiglieri di Mcs «finisce per sconfessare pubblicamente la mozione votata proprio in Consiglio Comunale, nella quale la questione Amianto era posta fuori dalle tematiche relative al tavolo con Fincantieri».
Dopo «anni in cui abbiamo visto la destra di questa città stracciarsi le vesti sull’amianto», Morsolin e Saullo confessano che la loro aspettativa era una «dura reazione all’ennesimo grave passo indietro che la maggioranza regionale ha rifilato alle giuste richieste della città». Invece, concludono, si è assistito «all’immediato disinnesco di uno degli obiettivi che l’intero Consiglio comunale si era posto: il nodo amianto è un nodo centrale della mozione e il voto della destra regionale indebolisce fortemente la posizione del Comune al tavolo di confronto».
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