A Visco il 25 aprile spontaneo, in sessanta davanti al campo di concentramento

A Visco il 25 aprile spontaneo, in sessanta davanti al campo di concentramento

Stamattina

A Visco il 25 aprile spontaneo, in sessanta davanti al campo di concentramento

Di Vanni Feresin • Pubblicato il 25 Apr 2023
Copertina per A Visco il 25 aprile spontaneo, in sessanta davanti al campo di concentramento

A guidare i presenti il professor Ferruccio Tassin che ha puntato il dito sulla chiusura del sito e lanciato un monito al 2025.

Condividi
Tempo di lettura

Cancelli chiusi, pioggia scrosciante, pozzanghere d'acqua dovunque e un piccolo vaso di fiori dono del comune di Campolongo al Torre. Solo le parole del professor Ferruccio Tassin sembrano scaldare i cuori dei presenti (una sessantina di coraggiosi) e poi ci penserà un brindisi offerto dal locale gruppo alpini a completare l'opera.

Tassin, con voce squillante perché le batterie del microfono hanno deciso di abbandonare l'evento, ha immediatamente chiarito che “questa commemorazione dinanzi ai cancelli chiusi del campo di Concentramento di Visco (e non caserma) è un momento essenziale e sostanziale di questo 25 aprile: chi organizza Gorizia 2025 dovrebbe venire a Visco di corsa, proprio per la sua posizione unica nel contesto territoriale".

Tassin specifica e chiarisce la storia del campo di concentramento e non dimentica nessun passaggio di una storia travagliata narrando anche piccoli particolari che solo uno storico e ricercatore affermato e appassionato può donare ai suoi ascoltatori. Non è scontata nemmeno la scelta di un testo di Ljuboslava Šorli Bratuž, letto con consapevole enfasi dalla professoressa Maria Teresa Micovilovich, che narra sul periodico "Iniziativa Isontina" le sue atroci tortura subite dal fascista Colotti negli anni della persecuzione agli sloveni.

Molto toccanti e vibranti le liriche di Ljubka Šorli Bratuž declamate in lingua italiana dall'attore Giorgio Monte che ripropongono il martirio di Lojze Bratuž. Al termine ancora alcune stoccate mosse dall'infaticabile professor Tassin per la “completa assenza dell'amministrazione di Visco che si dedica al turismo culturale feriale ma non a quella festivo" e anche una riflessione sulla mancata presa di coscienza di Gorizia proprio dei fatti e delle violenze subite dai coniugi Bratuž “e dalla popolazione slovena in generale durante gli anni cupi del fascismo”. “Per entrare qui è necessario indossare la mascherina a massimo filtraggio causa fibre di amianto, che però non ci sono nella Giornata della Memoria e quando ci sono visite: in questi momenti non vengono richieste. Sono fibre allenate”, conclude ironicamente Tassin.  

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione

×