Il caso
Vigile del fuoco aggredito durante una chiamata a Gorizia, la condanna del Conapo

L'episodio è avvenuto venerdì scorso e l'uomo è dovuto ricorrere alle cure degli operatori del pronto soccorso. Indaga la Polizia di Stato.
Un’aggressione in pieno centro, a un Vigile del Fuoco in servizio, accorso, assieme alla propria squadra, per prestare soccorso a una persona a Gorizia. La telefonata arriva da terzi che segnalano una criticità – non è dato sapere quale in quanto sul caso, dopo l’intervento, è giunta la Polizia di Stato che sta proseguendo nelle indagini – e, una volta arrivati sul posto, gli stessi soccorritori diventano vittime. In particolare, uno di essi che, a seguito della violenza subita, per fortuna senza gravi danni, è comunque dovuto ricorrere alle cure del Pronto soccorso.
A segnalarlo è il Conapo, il Sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco, tramite i propri segretari regionale, Damjan Nacini, e provinciale, Claudio Ughi: «Venerdì scorso a Gorizia un vigile del fuoco è stato brutalmente aggredito da un cittadino mentre effettuava un intervento urgente per un soccorso a persona. L’aggressione, avvenuta in circostanze tanto assurde quanto inaccettabili, lo ha costretto a ricorrere al pronto soccorso», sottolineano in una nota.
«Quanto accaduto è di una gravità inaudita. Un vigile del fuoco, intervenuto per soccorrere una persona si è trovato vittima di una violenta aggressione. È un gesto vile che offende non solo la persona coinvolta, ma l’intero Corpo nazionale. Non possiamo più accettare che i nostri colleghi siano bersagliati mentre svolgono il loro dovere per la collettività», dichiarano ancora Nacini e Ughi. «L’episodio evidenzia ancora una volta quanto il lavoro dei vigili del fuoco sia «esposto non solo a pericoli tecnici e operativi, ma anche, e sempre più spesso, a minacce da parte di cittadini aggressivi e privi del minimo senso civico».
«Esprimiamo solidarietà e vicinanza al collega aggredito e massimo apprezzamento alla squadra intervenuta per la gestione professionale della situazione, ma – spiegano i sindacalisti Conapo – non basta più indignarsi, ora pretendiamo fatti: il Comando dei vigili del fuoco di Gorizia e la magistratura insieme alle forze dell’ordine devono intervenire. Ci aspettiamo che su episodi come quello di Gorizia si agisca con tempestività e rigore assoluto. I nostri vigili del fuoco non devono mai essere lasciati soli», proseguono.
Sul caso è intervenuto anche il segretario generale del Conapo, Marco Piergallini, che ha lanciato un appello: «Il nostro è un Corpo che ogni giorno affronta il pericolo per proteggere gli altri. Non è accettabile che i vigili del fuoco diventino bersagli di violenza. Ora che il Governo ha finalmente introdotto sanzioni penali più gravi con il decreto-legge sicurezza, chiediamo al Parlamento di approvare al più presto la legge di conversione, senza rinvii. Non servono parole di circostanza: servono azioni concrete e immediate. Lo dobbiamo a ogni vigile del fuoco aggredito, e alla dignità del nostro servizio. Al ministro Piantedosi e al sottosegretario Prisco abbiamo detto che non possono esserci sconti, né attenuanti per chi alza le mani su chi salva vite e indossa una divisa».
Sul tema sono intervenute anche il vicesindaco, di Gorizia, Chiara Gatta, e l'onorevole Francesca Tubetti, senatrice locale in quota FdI. «Massima solidarietà al vigile del fuoco aggredito mentre, venerdì scorso, stava effettuando un intervento a Gorizia. Questo fatto, intollerabile, dimostra una volta di più i rischi a cui il corpo dei Vvf è esposto: a loro va il nostro ringraziamento sincero, con l’impegno di farci parte attiva con le istituzioni per leggi che tutelino maggiormente il loro lavoro. In questi mesi abbiamo lavorato con i nostri rappresentanti romani per potenziare l’organico a disposizione del territorio goriziano: sono in arrivo infatti 26 vigili del fuoco, che andranno a rafforzare il comando provinciale», così Gatta.
«Deve essere chiaro che chi aggredisce le forze dell'ordine aggredisce e insulta l’itera Italia. Sono episodi intollerabili, mi unisco nella vicinanza e nel ringraziare chi quotidianamente mette a repentaglio la propria incolumità per garantire la nostra sicurezza», chiosa Tubetti.
Foto d'archivio.
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