Gli aggiornamenti
Versa, proseguono i lavori per sistemare il paese. Si ripuliscono anche le due chiese: e l'arcivescovo arriva in visita
Monsignor Redaelli si è recato tra le case colpite dall'esondazione e ha incontrato la popolazione. Soste anche a Brazzano, Vencò e Giassico. Proseguono i lavori per tornare alla normalità.
Una vista tra rottami, mobili distrutti dall’acqua e case che lentamente vengono ripulite e abitate. Nuovamente ardono i focolari e la luce, piano piano, ha fatto capolino: a Versa di Romans d’Isonzo la vita ancora non scorre normalmente ma, almeno, il paese si riordina e si ripulisce. Si sveste, insomma, di quella patina viscida e marrone, quel fango che l’ha oppressa per giorni.
Sistemate le abitazioni si è passati, questa mattina, anche ad altri edifici come le due chiese della cittadina, la parrocchiale di Sant’Andrea apostolo e la chiesa della Beata Vergine Lauretana. D’altronde, il parroco, don Michele Centomo lo aveva detto qualche giorno fa: «Prima ripuliamo le case e poi le chiese». Grazie a un cospicuo numero di volontari – una sessantina circa – è stato possibile, con l’ausilio della Protezione Civile, trasportare tutte le suppellettili, dai banchi ai leggi agli stendardi fino agli armadi delle sacrestie, fino a Romans d’Isonzo. Qui un secondo gruppo di volontari, armati di pazienza e di ‘olio di gomito’, hanno lentamente e minuziosamente ripulito il tutto.
Dall’altra parte, invece, importante il lavoro con l’ausilio di ditte esterne all’interno degli edifici sacri per ripulire il tutto dal fango e dalla sporcizia. Un lavoro che non si concluderà a brevissimo ma che sicuramente è già un passo in più verso la normalità.
Non da poco anche il problema dell’umidità, ben visibile su tutti gli edifici al livello in cui l’acqua ha raggiunto la sua massima altezza nella giornata di lunedì 17 e che non sarà facilmente risolvibile viste le temperature fredde di questi giorni – basti pensare che la bora ha soffiato incessantemente tutto il giorno e nella vicina Trieste ha raggiungo i 113 km/h.
Su posto anche i Carabinieri della vicina stazione di Romans d’Isonzo che continuano a presidiare la zona per evitare problematiche relative a intasamenti di strade, visti i mezzi pesanti in azione, ed eventi di sciacallaggio, oltre ai Vigili del Fuoco e ai volontari di Croce Verde e Croce Rossa. Presenti anche gli alpini per rifornire di generi di conforto residenti e volontari.
Visita in mattinata, poi, alle zone colpite anche da parte dell’arcivescovo di Gorizia, monsignor Redaelli, che, accompagnato dal parroco dell’UP Romans e Versa, monsignor Michele Centomo, ha visitato il paese di Versa per incontrare di persona la comunità locale così profondamente segnata dall’alluvione di lunedì. Nel ringraziare le istituzioni civili, le forze dell’ordine e i tanti volontari per l’impegno gratuito e instancabile profuso in questi giorni a servizio della popolazione – specie delle persone più fragili – monsignor Redaelli ha ribadito l’impegno della Chiesa diocesana, attraverso in modo particolare la Caritas a sostenere ogni intervento utile per venire incontro alle esigenze locali. Proprio per domani, domenica 23 novembre, è prevista una Colletta straordinaria a favore delle popolazioni colpite.
L’arcivescovo, insieme al parroco monsignor Stefano Goina e al Vicario generale monsignor Paolo Zuttion, ha visitato poi Brazzano, soffermandosi in preghiera nel ricordo di Quirin e Guerrina, vittime dell’alluvione, Ruttars, dove ha raggiunto il Molino Tuzzi, Giassico e Vencò per incontrare quelle comunità a propria volta, duramente segnate dagli eventi di lunedì.
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