Turriaco, taglio del nastro per il parco fotovoltaico: avviati due impianti, in arrivo un terzo

Turriaco, taglio del nastro per il parco fotovoltaico: avviati due impianti, in arrivo un terzo

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Turriaco, taglio del nastro per il parco fotovoltaico: avviati due impianti, in arrivo un terzo

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 31 Mag 2025
Copertina per Turriaco, taglio del nastro per il parco fotovoltaico: avviati due impianti, in arrivo un terzo

Il parco inaugurato ieri, 30 maggio, è completo mentre il prossimo sarà realizzato dall’altra parte della strada provinciale. «Nessun impatto visivo».

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È stato inaugurato ieri a Turriaco, in via dei Manaruti, la zona artigianale del paese, il nuovo parco fotovoltaico. Frutto di un’iniziativa di Omnia Energy3, società con sede a San Giorgio della Richinvelda e che già lo scorso anno ha realizzato il parco fotovoltaico di San Pier d’Isonzo, si sviluppa su un’area di circa 20mila metri quadrati dove sono stati realizzati due impianti fotovoltaici per una potenza nominale di circa 1 MWp ciascuno e una produzione totale di oltre 3 GWh, che andranno a coniugare un significativo risparmio energetico, mediante il ricorso alla fonte energetica rinnovabile solare, con le esigenze di risparmio di combustibile fossile e la produzione di energia senza immissione di sostanze inquinanti.

Una Comunità Energetica Locale che porterà importanti benefici a tutta la comunità di Turriaco e dei comuni limitrofi, lasciando una disponibilità di oltre 250mila euro annui alle realtà del territorio che si assoceranno (privati, aziende e associazioni), attraverso un meccanismo che sarà illustrato nel corso della serata. Comunità energetica che sarà ulteriormente potenziata nei prossimi mesi, con l’installazione di un ulteriore impianto fotovoltaico fronte zona artigianale, sul lato opposto della strada provinciale 1, con una produzione superiore a 1 GWh. Si tratta di un’iniziativa privata promossa da B.B.C. Service e sostenuta finanziariamente da Cassa Rurale FVG, che andrà ad aumentare ulteriormente le risorse economiche a disposizione della comunità.

«L’iter è stato relativamente semplice – ha spiegato il sindaco Nicola Pieri – perché la normativa all’epoca consentiva la realizzazione di questi impianti su suolo agricolo senza particolari autorizzazioni. C’è stato un normale confronto tra l’ufficio tecnico del Comune e quello di Omnia Energy, proprietaria dell’impianto. Il progetto era già ben strutturato e rispondeva ai criteri di basso impatto ambientale che avevamo richiesto. I moduli non superano i due metri d’altezza, quindi dalla strada del paese non sono visibili e non creano impatto visivo».

Pieri ha poi precisato che si tratta solo della prima fase di un progetto più ampio: «Questi sono già due impianti autonomi, ma ne verrà realizzato un terzo, sempre per iniziativa privata, dall’altra parte della strada provinciale. Il progetto include anche la riqualificazione di un capannone agricolo e un ulteriore parco fotovoltaico, di dimensioni simili a uno di questi».

A evidenziare le ricadute positive dell’intervento anche Marzio Ottone, presidente e amministratore delegato di Ies Biogas, che gestisce l’impianto: «L’investimento di MC 57 e di Omnia Mobiliare per questi due impianti da 1 MW è stato fatto qui a Turriaco perché c’era l’opportunità concreta di sfruttare un terreno adatto, a cavallo tra zona agricola e artigianale. Il Comune si è mostrato disponibile fin dall’inizio, anche per l’inserimento degli impianti nella Comunità Energetica promossa da Energy3».

Ottone ha ricordato come i benefici della comunità energetica siano destinati a una vasta platea: «I circa 250mila euro annui verranno distribuiti tra i soggetti aderenti, che siano privati, imprese o lo stesso Comune. Una parte delle risorse sarà accantonata in un fondo sociale, pensato per finanziare opere a servizio della collettività. È anche per questo che il Comune ha sostenuto con convinzione il progetto».

L’imprenditore ha infine sottolineato che si tratta di un investimento significativo, che sarà ammortizzato in otto o nove anni, e che rientra in un più ampio impegno della società per la transizione energetica. «Stiamo valutando anche l’introduzione di un sistema di accumulo, per garantire benefici ai partecipanti anche al di fuori delle ore diurne, quando la produzione di energia solare si interrompe ma i consumi proseguono», ha concluso.

Foto di Fabio Bergamasco

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