LA MOSTRA
Turriaco, conclusa 'Paesaggi urbani'. Donati 1300 euro alla Radiologia di Gorizia e Monfalcone
L’asta benefica delle opere di Bonetti e Dijust finanzierà l’acquisto di un ecografo e di un sistema radiologico per le visite domiciliari sul territorio.
Si è chiusa ieri, domenica 21 dicembre, l’esperienza Paesaggi urbani, mostra che ha unito due realtà turriachesi in un percorso molto interessante snodatosi tra Trieste, Orsera e Turriaco. Tale percorso si è chiuso con la solidarietà, perché i rappresentanti delle due associazioni organizzatrici, Pro Loco Turriaco e Circolo culturale e ricreativo don Eugenio Brandl, hanno consegnato agli aggiudicatari dell’informale asta i quadri dei tre artisti. Paesaggi urbani, infatti, fin dall’inizio, ha portato con sé tre opere che gli artisti Dot, Bonetti e Dijust avevano deciso di devolvere per beneficenza ai migliori offerenti.
Ad aggiudicarsi i quadri sono stati i signori Furio Bressanutti e Paola Bergamin e le offerte, nel loro complesso, ammontano a 1300 euro. L’intera cifra è stata consegnata al dottor Paolo Cassetti, Direttore SC Radiologia Gorizia Monfalcone che ha ringraziato e manifestato il suo entusiasmo per queste iniziative che convergeranno tutte nell’acquisto di apparecchiature specifiche per visite a domicilio, nello specifico un ecografo e un sistema radiologico. Cassetti ha evidenziato come ogni piccolo gesto sia importante per poter aiutare persone che hanno difficoltà a muoversi, non hanno necessità di ricovero, ma di controlli che potranno fare direttamente a casa propria.
Presenti gli artisti Vladimiro Dijust, Fulvio Dot e per Fulvio Bonetti la figlia Chiara, anche loro hanno espresso parole di lode per l’iniziativa, così come il vicepresidente della Cassa rurale del FVG Roberto Tonca e, in rappresentanza del Comune di Turriaco, l’assessore Massimo Merlo. «Adesso si guarda al futuro e, dopo le festività, si partirà con il nuovo percorso artistico confidando nel sostegno della Regione e certi di quello della Cassa Rurale del FVG», conclude la presidente del Circolo Culturale e Ricreativo don Eugenio Brandl, Elisa Baldo.
Foto di Fabio Bergamasco
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