La storia longobarda di Romans entra in GoGreen, nuova sede con percorso multimediale per il Civico Museo Archeologico

La storia longobarda di Romans entra in GoGreen, nuova sede con percorso multimediale per il Civico Museo Archeologico

L'INTERVENTO

La storia longobarda di Romans entra in GoGreen, nuova sede con percorso multimediale per il Civico Museo Archeologico

Di Federico De Giovannini • Pubblicato il 08 Mag 2025
Copertina per La storia longobarda di Romans entra in GoGreen, nuova sede con percorso multimediale per il Civico Museo Archeologico

Firmata oggi l’intesa tra Comune e Fondazione Carigo per valorizzare lo spazio espositivo in formato ‘phygital’. Si inaugura il 7 giugno il Villaggio Longobardo ‘Invicta Luporum’.

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È stata annunciata oggi un’importante novità riguardante il patrimonio storico longobardo a Romans d’Isonzo: grazie all’intesa e al supporto di Fondazione Carigo, il Civico Museo Archeologico avrà una nuova sede e sarà arricchito da un percorso di approfondimento multimediale, entrando a far parte del già diffuso progetto GoGreen con cui l’ente goriziano si sta impegnando a valorizzare i siti di potenziale turistico e culturale sul territorio.

Ne hanno parlato a Casa Candussi Pasiani stamattina il sindaco di Romans Michele Calligaris, il presidente uscente di Carigo Alberto Bergamin e la direttrice generale Rossella Digiusto. «Siamo un piccolo tassello del territorio che vuole sviluppare una storia che ha scoperto di avere al proprio interno, che riteniamo di avere l’onore e l’onere di valorizzare e far conoscere in paese e anche al di fuori»: sono state queste le parole di apertura del sindaco, che nel contestualizzare l’individuazione del museo longobardo come nuovo tassello GoGreen ha ricordato che «negli anni il piccolo spazio espositivo attuale, presente in municipio, ha attirato grande interesse».

Da qui, dunque, la volontà di allargare la conoscenza e la diffusione del patrimonio longobardo presente nel comune del Goriziano con una nuova sede espositiva, la quale si situerà proprio all’ultimo piano di Casa Candussi, vero polo dei servizi culturali offerti da Romans. I reperti esposti attualmente verranno integrati a rotazione con quanto attualmente custodito dalla Soprintendenza, ma la vera novità è rappresentata dal percorso multimediale che accompagnerà il visitatore in tutte le sezioni del nuovo spazio, ripercorrendo con un formato interattivo la storia dei Longobardi, il loro arrivo in Italia e la presenza a Romans – già in epoca romana crocevia di spostamenti sulle grandi vie dell’Impero e scelto per tale ragione come importante centro di scambi anche dai nuovi “arrivati” dell’Alto Medioevo.

L’interesse di Carigo per la proposta è cominciato già nel 2021, ha raccontato Bergamin, «con un primo intervento di supporto che oggi ha il suo naturale seguito con l’inserimento del museo nella realtà GoGreen». Rievocato dal presidente uscente anche il grande interesse manifestato dalla comunità di Romans d’Isonzo verso il suo passato, a partire dalla scoperta nel 1986 della necropoli d’epoca longobarda: «un elemento che poteva passare in secondo piano se non fosse stato per sensibilità e interessamento di Comune e volontari del posto che hanno dato vita a un movimento spontaneo di valorizzazione e ricerca». «Ci troviamo in un crocevia tra siti Unesco come Cividale, Palmanova e Aquileia – ha sottolineato Bergamin – come si può lasciare sola una comunità a custodire e promuovere tutto questo?». Da qui l’impegno della Fondazione anche a Romans «al servizio del territorio in assoluta coerenza con la nostra mission di valorizzare le radici, per acquisire consapevolezza di sé di fronte al disorientamento tipico di quest’epoca».

Il museo e la storia di Romans saranno promossi anche allo Smart Space della Fondazione a Gorizia: lo ha anticipato la dirigente Rossella Digiusto, anticipando che in parallelo alla realizzazione del nuovo locale espositivo a Casa Candussi lo spazio multimediale di via Carducci accoglierà anche una narrazione multimediale sul tema – concept che verrà riproposto in futuro anche con altre realtà di interesse del territorio. Riguardo il format espositivo, Digiusto ha specificato che si tratta di un approccio phygital”: «Da un lato la parte multimediale sviluppa la narrazione storica coinvolgendo in maniera interattiva il visitatore, dall’altro i reperti e gli oggetti che con la loro presenza fisica ne testimoniano la veridicità».

Le varie sezioni multimediali, progettate dalla Ikon Digital Farm di Staranzano, sono state illustrate in anteprima durante la presentazione: si partirà con una stazione introduttiva incentrata sull’epopea longobarda fino all’arrivo in Fvg, mentre nella sala centrale una selezione interattiva di proiezioni racconterà la vita di dame e guerrieri nell’antica società e lo svolgimento dei riti funerari. Alle vetrine contenenti i reperti si alterneranno anche le ricostruzioni virtuali di manufatti ritrovati a Romans ma custoditi in altri musei. In chiusura al percorso, vi sarà uno spazio dove l’esperienza fin qui descritta si espanderà anche nel terreno della Virtual Reality.

Oltre al sostegno della Fondazione all’iniziativa, si segnalano gli importanti contributi della Regione per il restauro dei locali, ma anche di Gect e Ministero della Cultura. In chiusura alla presentazione, il sindaco Calligaris e il presidente uscente di Carigo hanno firmato l’accordo di progetto. Su cronoprogramma e inaugurazione del nuovo Civico Museo Archeologico non sono state date indicazioni, ma i presenti hanno anticipato che il 7 giugno avrà luogo l’inaugurazione del primo lotto del progetto per il Villaggio Longobardo “Invicta Luporum”, che costituirà l’altro punto cardine dell’ingresso in GoGreen.

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