La stazione di Terzo abbandonata, diventi un museo della memoria di tutti

La stazione di Terzo abbandonata, diventi un museo della memoria di tutti

la proposta

La stazione di Terzo abbandonata, diventi un museo della memoria di tutti

Di Ferruccio Tassin • Pubblicato il 17 Ott 2021
Copertina per La stazione di Terzo abbandonata, diventi un museo della memoria di tutti

Ferruccio Tassin lancia l'idea: recuperare l'area dismessa, per ricordare italiani e austro-ungarici.

Condividi
Tempo di lettura

Premetto: non sono nessuno. Però, una proposta ce l’avrei. Parliamo del Milite Ignoto e delle iniziative per onorarlo. Anniversari… ma, per l’onore di chi se lo meriti, gli “anniversari” dovrebbero essere annuali, anzi, quotidiani! Noto a tutti il Milite Ignoto, almeno spero. Da Aquileia partì e a Roma, altare della patria, arrivò. Speriamo che sia un simbolo e non solo uno che Nazione o Stato rappresenta. Non fosse così, che cosa potrebbero dire, se potessero parlare, i nostri italiani del Litorale, italiani per nazione e austro-ungarici per stato? Arcidimenticati.

In un viaggio di qualche anno fa nel centro Europa, tricolori vidi, mai però italiani. Erano ungheresi. Dimenticati: i nostri Italiani sono ancora dimenticati, ancora peggio, dalla nuova patria mai ricordati. E allora? Allora ricordiamoli e ricordiamoli in maniera costruttiva e con orizzonti futuri. L’uomo è nato non uccidente: perfino Caino fu segnato in fronte affinché nessuno ammazzasse nemmeno lui. Mettiamoci su questa strada. I Romani pontificavano un “si vis pacem, para bellum”. Cerchiamo di metterci sulla sponda opposta: “si vis pacem, para pacem”, se vuoi la pace, prepara, attrezzati per la pace.

A Terzo di Aquileia, c’è la stazione sulla ferrovia Cervignano-Belvedere, che un tempo portava i turisti del Centroeuropa a Grado. Molto bella, dal punto di vista architettonico e ormai crollante. È stata la prima stazione toccata dal convoglio che portò a Roma il milite ignoto, allora percepito dalla gente come vittima emblematica e non come armamentario per glorie belliche e nazionalistiche: sappiamo, conosciamo il porto a cui approdarono… Allora, poniamoci un traguardo piccolo, almeno per noi di qui, ma per nulla localistico e provinciale.

Restauriamo questo bell’edificio e mettiamoci dentro alcune stanze della memoria. Ma non trincee, decorazioni, bollettini di guerra, ma alcune persone che di pace parlarono e per la pace si spesero. Ovviamente anche il Milite Ignoto. Ce ne sono tante, anche se non tantissime, altrimenti perché scoppiò quella guerra spaventosa? Uno di qua e uno di là, per stato e per posizione politica. Italico, don Giovanni Schiff, di Porpetto, che sempre operò per la pace e contro la rettorica della guerra.

Austro-ungarico, ma cittadino del mondo come si sentiva, Rodolfo Del Mestri di Visco che, per la sua coerenza contro la guerra, provò carcere austriaco a Lubiana e confino italico in Sicilia. Il primo, ovviamente era cattolico, il secondo socialista, poi comunista (aveva Lenin scolpito nel manico del bastone e lavorò solo per chiese…). Contro la guerra Pre Zaneto, contro la guerra Rodolfo del Mestri: i socialisti della Contea di Gorizia e Gradisca, da noi, furono unici per la pace nel conflitto mondiale.

C’è materiale per allestire una stanza per ciascuno nella stazione eventualmente recuperata, e ci sono foto testimonianze materiali e scritti per ambedue. Progetto riduttivo, rispetto a quello di cittadinanze senza senso e tronfia rettorica? Può darsi, ma sarebbero testimonianze che restano e insegnano. Non andrà in porto l’idea? Allora gonfiamoci di parole, di idee di gregge cui nessuno ha il coraggio di dire di no, maciniamo parole, aria che va e si disperde…

Nella foto: la crollante stazione di Terzo: non tragga in inganno la scritta, l'edificio fu ribattezzato per le esigenze durante la realizzazione di un film. A destra: don Giovanni Schiff (Pre Zaneto) e lo scultore Rodolfo Del Mestri.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione