Staranzano contro la violenza sulle donne con la rassegna ‘Ti amo da morire’

Staranzano contro la violenza sulle donne con la rassegna ‘Ti amo da morire’

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Staranzano contro la violenza sulle donne con la rassegna ‘Ti amo da morire’

Di REDAZIONE • Pubblicato il 13 Nov 2025
Copertina per Staranzano contro la violenza sulle donne con la rassegna ‘Ti amo da morire’

Dal 22 al 30 novembre, in occasione del 25 novembre, ritorneranno talk, spettacoli, laboratori e performance sulla violenza di genere al fine di sensibilizzare la comunità.

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Anche quest’anno un messaggio diretto e urgente è quello che il Comune di Staranzano - Assessorato alla Cultura - vuole lanciare in merito alla violenza di genere, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne,  giornata che è stata istituita per la data del 25 novembre nel 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in ricordo delle sorelle Mirabal, attiviste brutalmente uccise per aver protestato contro una dittatura che non concedeva loro l’occupazione di uno spazio pubblico e politico; ancora oggi questa simbolica data rimane un importante spunto per riflettere e non ignorare.

Si rinnova dunque una ricca e varia rassegna di eventi a ingresso libero dal titolo “Ti amo da morire”, che Staranzano propone al fine di sensibilizzare la propria comunità rispetto a una situazione che tocca da vicino la cronaca e la vita quotidiana di ciascuno.

Dopo l’avvio del Percorso Emozionale inaugurato lo scorso 5 novembre nella sede della Pro Loco (Associazione curatrice dell’attività) che rimarrà fruibile fino al 29 novembre, sabato 22 novembre, alle 20.30 sul palcoscenico della Sala San Pio X sale il Coro Audite Nova, in “Concerto per la donna”, una rivisitazione di brani che toccano da vicino le tematiche al centro della rassegna (anch’essa un’iniziativa curata dalla Pro Loco di Staranzano).

Lunedì 24 novembre la Sala Delbianco ospita, alle 18 l’incontro, che dà il titolo alla rassegna: “Ti amo da morire: quando un no diventa una condanna a morte”. Ospiti della serata saranno la criminologa Linda Pontoni e Loreta Ucini, psicologa.

Martedì 25 novembre ancora in Sala Delbianco, alle ore 17, è la volta di “Ciò che non ferisce, fiorisce”, laboratorio di rinascita individuale e collettiva a cura di Elena Tuan, facilitatrice in trasformazione organica (proposto anche in diverse sedi agli studenti e ai docenti delle scuole). Un momento di condivisione emotiva e di pensiero che nasce nell’ambito dell’articolato progetto del Centro Antiviolenza Da donna a DONNA. Per partecipare si può scrivere a email@elenatuan.com.

Mercoledì 26 novembre, alle 18, sempre nella Sala Delbianco avrà luogo “La violenza economica nel quadro della violenza di genere” con Roberta Nunin, docente di Diritto del lavoro presso l’Università degli Studi di Trieste e Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Udine. L’incontro pone il focus sulla cosiddetta violenza economica. Per partecipare scrivere sempre a email@elenatuan.com.

Venerdì 28 novembre, alle ore 18, in Sala Peres, Marta Cuscunà, artista di fama internazionale e figura molto apprezzata nel territorio, presenterà “Sguardi di specie – Una trilogia ecofemminista”. L’autrice e performer di teatro visuale e voce, tra le più originali della scena italiana, racconterà il suo volume che raccoglie le opere teatrali Earthbound, Bucolica e Corvidae, corredate da approfondimenti interdisciplinari di Telmo Pievani, Marco Paolini e altri.

Sabato 29 novembre, alle 16 sempre in Sala Peres andrà in scena “Vite sprecate. Rosita e le altre”, una performance a cura del Laboratorio Teatrale La Barraca. I giovani attori, guidati da Massimo Palmieri, si cimentano in un reading che si ispira alla vicenda di Rosita, celebre personaggio di García Lorca, intrecciando racconti tratti dalla cronaca della violenza di genere: un intenso dialogo tra la dimensione artistica e quella concreta dell’esperienza femminile.

La rassegna si sposterà in Sala San Pio X, sempre sabato 29 novembre, alle 21 per “Se non avessi più te…”, uno spettacolo scritto e diretto da Manuel Buttus, con Manuel Buttus, Nicoletta Oscuro, Matteo Sgobino (produzione Teatrino del Rifo). La violenza maschile nei confronti delle donne non è un fatto privato, ma è un fenomeno strutturale e trasversale della società, che affonda le sue radici nella disparità di potere fra i sessi. “Il diario di Giulia”, “Il punto di vista di lei” e “Se non avessi più te” sono le tre storie che danno vita al racconto dello spettacolo, e cominciano con la Genesi, perché, dalla notte dei tempi, siamo tutti responsabili.

A chiudere la rassegna staranzanese, domenica 30 novembre, alle ore 18.30 in Sala Delbianco la musica con l’ensemble – di soli uomini – Kalincante in “Tante canzoni per tante donne”, curato dalla Pro Loco Staranzano. Un gesto di responsabilità attraverso suoni, parole e musiche condivise, nei confronti dei temi della violenza, espressi e portati alla luce dalla voce dell’uomo.

La rassegna “Ti amo da morire” è organizzata dal Comune di Staranzano – Assessorato alla Cultura, in collaborazione con Centro Antiviolenza Da donna a DONNA, Pro Loco Staranzano.

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