Sostituzione delle condotte idriche in cemento-amianto, Bullian e Moretti: «Necessari 70 milioni per intervenire»

La proposta dei due consiglieri regionali mira a ridurre la dispersione idrica superiore al 42% su tutto il territorio regionale. Gli emendamenti in vista della Legge di Stabilità.

La discussione in Consiglio regionale sulla Legge di Stabilità di dicembre si avvicina e i due consiglieri Enrico Bullian (Patto per l’Autonomia) e Diego Moretti (Pd) riferiscono di aver presentato due nuovi emendamenti finalizzati alla sostituzione delle condotte idriche obsolete in cemento-amianto e alla riduzione delle perdite della rete idrica.

Si tratta di un problema la cui estensione tocca tutto il territorio regionale, riportano i due consiglieri: «La proposta nasce dai dati della relazione AUSIR 2024 che stimano oltre 2.800 chilometri di condutture in cemento-amianto con un’età media di circa 70 anni, quindi fortemente esposte a deterioramento e vulnerabilità». «A questo – proseguono - si aggiunge la fotografia dell’ISTAT, che nel report del 22 marzo 2024 segnala per il Friuli Venezia Giulia una dispersione idrica superiore al 42%: un valore molto elevato che comporta spreco di risorsa, costi di gestione più alti e criticità nella continuità del servizio, soprattutto nei periodi di sofferenza idrica».

Frutto di un loro precedente emendamento a riguardo è stato l’articolo 4 della legge regionale 13/2023, che al comma 21 prevede una ricognizione delle condotte in cemento-amianto «da parte dei gestori tramite AUSIR, della quale stiamo attendendo la relazione conclusiva, il cui deposito è previsto in questi giorni». Inoltre, puntualizzano Bullian e Moretti, «già nel luglio 2024 la Giunta aveva accolto un nostro ordine del giorno che impegnava la Regione, AUSIR e i gestori del Servizio Idrico Integrato a valutare di definire forme di sostegno per la sostituzione delle condotte obsolete».

I due consiglieri concludono dunque sottolineando come i loro due nuovi emendamenti si pongano in continuità con i punti precedenti, proponendo «un investimento complessivo di 70 milioni nel triennio 2026-2028 attraverso AUSIR per sostenere la sostituzione delle condotte ove necessario e contribuire al tempo stesso alla riduzione delle perdite lungo la distribuzione. È il momento di passare dalle diagnosi agli interventi: la nostra rete idrica ha bisogno di sicurezza, efficienza e investimenti certi, non di altri rinvii». 

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