IL GIALLO DI POGGIO
Seppellito nel pozzo di casa a Poggio, c’è un terzo indagato: è Andrea Piscanec
Si tratta del figlio di Mariuccia Orlando, già indagata con il fratellastro Moreno Redivo per concorso in omicidio volontario, concorso in sottrazione di cadavere e truffa aggravata e continuata.
Il 6 e 7 novembre 2025, i Carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Gorizia, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno eseguito dei rilievi tecnici su richiesta dall’Autorità Giudiziaria, nell’abitazione di Poggio Terza Armata dove risiedeva Vito Mezzalira, l’ex postino 70enne scomparso nel 2019. Le indagini, come già noto, traggono origine dalla denuncia di scomparsa presentata nel mese di settembre 2023 da Domenica Mezzalira, sorella di Vito, preoccupata per le sorti del fratello, con la quale non aveva più contatti dal 2019. Subito dopo l’accadimento dei fatti, la donna riteneva poco plausibile la fuga all’estero del fratello, come ipotizzato in un primo momento.
L’attività di polizia successiva alla denuncia, ha poi permesso di evidenziare dei movimenti bancari sospetti, provenienti dai conti di Vito, tali da far emergere ulteriori dubbi sull’effettivo allontanamento volontario di quest’ultimo. L’attività di ricerca, si è concentrata nella villetta sita in via Nuova 7 della frazione del comune di Sagrado, con l’ausilio di personale della III Sezione del Reparto Indagini Tecniche del Raggruppamento Operativo Speciale di Roma mediante l’utilizzo di un sofisticato Georadar, di una unità specializzata in ricerca molecolare del Centro Carabinieri Cinofili di Firenze e dei Vigili del Fuoco di Gorizia e Udine che hanno utilizzato differenti mezzi per la movimentazione della terra e l’escavazione.
Nella circostanza, l’impiego combinato del georadar e del cane per la ricerca di cadaveri ha permesso di rinvenire uno scheletro umano, con buona probabilità appartenente allo scomparso. I resti, contenuti in sacchi di plastica per la spazzatura, sono stati rinvenuti all’interno di una fossa per le acque nere, posizionata sul retro dell’abitazione, alla profondità di circa 4 metri. Chi a suo tempo ha occultato il cadavere lo ha poi coperto con terra e materiale di scarto e, successivamente, per far scomparire l’accesso alla fossa e rendere più difficoltose le eventuali ricerche, ha provveduto anche a creare ex novo un cortiletto cementato.
L’esito degli accertamenti medico – legali disposti sulle spoglie rinvenute, permetterà ora di acquisire ulteriori riscontri investigativi e di stabilire l’identità certa della salma.
All’esito degli accertamenti compiuti presso l’abitazione di Mezzalira, tenuto conto degli elementi finora acquisiti, sono stati iscritti nel registro degli indagati per i reati di concorso in omicidio volontario, concorso in sottrazione di cadavere e truffa aggravata e continuata Mariuccia Orlando - compagna del Mezzalira - il figlio della donna Andrea Piscanec ed il fratello di lei, Moreno Redivo ai quali ieri, martedì 11 novembre, sono stati notificati gli avvisi di rito per gli accertamenti medico legali da effettuarsi nel prosieguo. Si precisa che, per i fatti indicati, le persone indagate hanno diritto a non essere considerate e indicate colpevoli sino a quando la responsabilità non sia stata accertata con sentenza o decreto di condanna irrevocabili.
Foto di Salvatore Ferrara
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.
Occhiello
Notizia 1 sezione
Occhiello
Notizia 2 sezione















