Sensori olfattivi di rilevazione fumo per prevenire gli incendi sul Carso: Monfalcone Civica e Solidale avanza la proposta

Sensori olfattivi di rilevazione fumo per prevenire gli incendi sul Carso: Monfalcone Civica e Solidale avanza la proposta

LA TECNOLOGIA

Sensori olfattivi di rilevazione fumo per prevenire gli incendi sul Carso: Monfalcone Civica e Solidale avanza la proposta

Di REDAZIONE • Pubblicato il 14 Lug 2025
Copertina per Sensori olfattivi di rilevazione fumo per prevenire gli incendi sul Carso: Monfalcone Civica e Solidale avanza la proposta

Erik Viurna e Marco Piemonte illustrano il funzionamento del sistema, invitando l’amministrazione a valutarne le possibilità in collaborazione con aziende hi-tech del territorio.

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La questione degli incendi sul Carso e della loro prevenzione è al centro della recente proposta elaborata dalla lista Monfalcone Civica e Solidale sull’utilizzo di sensori olfattivi di rilevazione fumo nelle zone boschive per individuare nuovi eventuali roghi – e di conseguenza poter agire per fermarli – già sul loro nascere.

Erik Viurna, referente ambiente e membro del direttivo di Mcs, dichiara: «La lotta attiva, cioè l’intervento a incendio sviluppato, è fondamentale e va potenziata e sappiamo che il Comune si muove già in questo senso. Tuttavia, oggi è sempre più urgente investire nella lotta passiva, che ha l’obiettivo di impedire l’innesco stesso o stroncare il rogo sul nascere. In quest’ottica, esiste una tecnologia all’avanguardia che Monfalcone dovrebbe valutare: i sensori olfattivi di rilevazione fumo».

Si tratta, spiega Marco Piemonte, referente per l’ambiente e l’innovazione, anch’egli nel direttivo della lista civica, di «sensori che vengono installati sugli alberi e funzionano come un naso digitale: captano fumo, gas e variazioni microclimatiche, inviando un allarme immediato al sistema di sorveglianza». Se integrati con sistemi di videocamere e mappatura del territorio, riprende Viurna, questi sensori possono «non solo salvare ettari di bosco, ma anche fornire dati preziosi, aiutando nelle indagini per identificare eventuali piromani o altre cause ricorrenti».

In alcune aree della Sardegna e del Portogallo, fa poi sapere Piemonte, queste tecnologie «hanno già permesso di spegnere focolai nel giro di pochi minuti». Non mancherebbero le aziende hi-tech locali che, combinando sensoristica, intelligenza artificiale e analisi predittiva, offrono soluzioni in tal senso orientate alla sorveglianza ambientale. «Tecnologie del genere - aggiunge l’esponente di Monfalcone Civica e Solidale - rientrano tra le priorità dei fondi europei (LIFE, PNRR) e regionali».

Molti comuni, conclude Piemonte, «hanno già avviato progetti cofinanziati fino al 70% in sinergia con piccole-medie imprese, università e protezione civile». L’invito rivolto al Comune di Monfalcone, dunque, è quello di valutare concretamente le possibilità offerte da questa tecnologia e di «predisporsi a collaborare con le aziende hi-tech del territorio, che sia nella lotta al degrado ambientale o altri settori, digitalizziamoci favorendo economia e innovazione del territorio». «L’utilizzo dei sensori olfattivi è un sostegno alla tutela ambientale e sicurezza pubblica – fa eco, infine, Viurna - non è una questione di appartenenza politica: gli incendi non hanno colore, ma colpiscono tutti allo stesso modo».

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