I COMMENTI
Sciopero Polizia Locale, la critica dei Progressisti per Monfalcone a Cisint: «Atteggiamento padronale nel relazionarsi con i dipendenti»

L’associazione definisce «fuori luogo» e «minacciose» le dichiarazioni diffuse dall’ex sindaco e sostiene che la situazione rappresenti «il segno del fallimento delle politiche di gestione di questa amministrazione».
Continuano le critiche da parte della sinistra monfalconese all’amministrazione comunale e in particolare ad Anna Maria Cisint nell’ambito della questione sciopero del corpo di Polizia Locale. Ad esprimersi è ora l’associazione culturale e politica ‘Progressisti per Monfalcone’, che definisce preoccupante il comportamento dell’ex sindaco e ora consigliere comunale della cittadina.
«Di fronte alla decisione estrema della proclamazione di uno sciopero, l’esponente del Comune più volte indicata come il soggetto che a tutti gli effetti continua a controllare la gestione del potere nel palazzo comunale – così scrivono i Progressisti - ha parlato nientepopodimeno che di "ammutinamento", termine assolutamente fuori luogo in questa circostanza, dal momento che dovrebbe trattarsi di una questione tra datore di lavoro e lavoratori e non della ribellione dell'equipaggio di una nave pirata».
«È ben vero, come sottolineato da Cisint, che questo sciopero è un avvenimento con pochi o nessun precedente – prosegue la nota dell’associazione - ma questo, ben lungi dal rappresentare una colpa per i lavoratori della Polizia Locale, rappresenta invece il segno di un inequivocabile fallimento delle politiche di gestione del personale di questa amministrazione».
Critiche da parte dell’associazione anche verso «la sua dichiarazione secondo cui questo sciopero sarebbe "contro il cittadino” perché in realtà è di tutta evidenza che questo sciopero è una protesta contro la dirigenza per il modo nel quale vengono condotte le trattative. Come in ogni sciopero, è inevitabile che si verifichi un disagio, ma le responsabilità ricadono su chi gestisce male i negoziati».
I Progressisti per Monfalcone sottolineano poi come suoni «altresì minacciosa la dichiarazione che la mancata sottomissione degli agenti comporterà la decurtazione delle loro indennità, come se queste indennità non fossero un diritto ma la graziosa concessione di un monarca. Un modo di relazionarsi con i dipendenti del Comune che fanno parte della Polizia Locale rivela un atteggiamento padronale che poco ha a che fare con il ruolo di un amministratore pubblico».
«Ci preoccupa davvero molto – si chiude così la loro nota - quando qualche episodio rivela che gli amministratori di destra, qualcuno più di altri, considerano l'incarico avuto dagli elettori non come un mandato ad amministrare la Città ma piuttosto come una delega in bianco, una cessione totale della città nelle loro mani, quasi fosse una proprietà da gestire a piacimento».
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
