Russia – Ucraina, non solo guerra e distruzioni civili, ora c'è il rischio di una nuova tragedia nucleare

Russia – Ucraina, non solo guerra e distruzioni civili, ora c'è il rischio di una nuova tragedia nucleare

LA SITUAZIONE

Russia – Ucraina, non solo guerra e distruzioni civili, ora c'è il rischio di una nuova tragedia nucleare

Di Yari Lepre Marrani • Pubblicato il 30 Dic 2025
Copertina per Russia – Ucraina, non solo guerra e distruzioni civili, ora c'è il rischio di una nuova tragedia nucleare

Lo scrittore e analista Yari Lepre Marrani esplora le fragilità della più grande centrale d'Europa. Dai blackout del sistema di raffreddamento fino ai complessi negoziati per una co-gestione internazionale.

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Questo articolo è firmato da Yari Lepre Marrani, saggista, giornalista culturale e scrittore. Sul giornale "Avanti!" cura una rubrica di carattere storico ed è redattore del "Centro Studi Machiavelli" e di "Notizie Geopolitiche". Ha pubblicato una silloge poetica, "I canti di un pellegrino", uscita a dicembre 2024. Il componimento ha fatto parte degli elaborati candidati al Premio Strega Poesia 2025 e ha ricevuto numerosi positivi giudizi critici da diversi quotidiani come l' "Unione Sarda". L'articolo proposto alla nostra testata online è un breve contributo di analisi su un tema geopolitico che è balzato all'attenzione popolare e politica proprio in questi giorni. Presenta un'introduzione sulla centrale nucleare in oggetto, per poi continuare con alcuni focus sul funzionamento della stessa anche in rapporto allo stato di guerra esistente tra Russia e Ucraina, e sui pericoli che tale centrale potrebbe provocare in caso di attacchi bellici. S.F.

La Centrale Nucleare di Zaporizhzhia (Zaporizhzhia Nuclear Power Plant), situata in Ucraina vicino a Enerhodar, è la centrale nucleare più grande d'Europa e una delle più grandi al mondo, con sei reattori VVER-1000 e una potenza installata di circa 6mila MW, generando una parte significativa dell'elettricità ucraina, ma è stata al centro di gravi preoccupazioni di sicurezza a causa del conflitto russo – ucraino in corso, con eventi legati all'occupazione russa e all'interruzione di linee elettriche e di raffreddamento. Negli ultimi giorni, il conflitto tra Russia e Ucraina, iniziato con l’invasione su vasta scala il 24 febbraio 2022, continua a produrre sviluppi militari e diplomatici di grande rilievo. Dopo nuovi attacchi missilistici su Kiev che hanno causato vittime e danni alle infrastrutture civili ed energetiche anche il giorno di Natale 2025, mentre il presidente Volodymyr Zelensky si trova negli Stati Uniti per colloqui sul processo di pace e garanzie di sicurezza, rimane centrale il nodo della centrale nucleare di Zaporizhzhia.

Questa struttura, la più grande centrale nucleare d’Europa, è sotto controllo russo dal marzo 2022, ma formalmente riconosciuta a livello internazionale come proprietà ucraina. Con i suoi sei reattori di origine sovietica ora in “cold shutdown” - ovvero non operativi per produzione di energia - l’impianto continua però a richiedere elettricità costante per mantenere i sistemi di sicurezza e raffreddamento dei noccioli e del combustibile irradiato. Un recente reportage della Reuters sottolinea come la questione di Zaporizhzhia sia diventata un tema chiave nei negoziati di pace: Zelensky ha proposto un modello di gestione congiunta con gli Stati Uniti, che preveda la condivisione del 50% dell’energia prodotta, mentre la Russia ha mostrato un’apertura condizionale a una co-gestione russo-statunitense.
Nonostante i reattori non producano energia da quasi tre anni, la centrale è rimasta più volte al centro dell’attenzione per pericoli reali di criticità nel sistema di raffreddamento. Nel settembre-ottobre 2025, Zaporizhzhia ha subito una serie di blackout dovuti alla perdita delle linee di alimentazione esterna, costringendo il sito a fare affidamento su generatori diesel di emergenza per mantenere attive le pompe di raffreddamento: una situazione definita “critica” dallo stesso Zelensky che ha avvertito del rischio di un incidente nucleare.

Secondo il direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA), Rafael Grossi, il sito è estremamente fragile dal punto di vista della sicurezza nucleare: l’impianto dipende oggi da un’unica linea di alimentazione esterna per il raffreddamento, contro le dieci originarie, e anche questa può essere interrotta a causa delle ostilità nella zona. Grossi ha ripetutamente sottolineato che un’escalation militare o un'interruzione prolungata delle forniture elettriche potrebbe comprometterne la sicurezza a lungo termine. In passato le autorità ucraine e internazionali hanno anche riferito di attacchi con droni e fuoco d’arma vicino al sito, alcuni dei quali hanno colpito edifici accessori del complesso, mentre l’IAEA ha più volte invitato le parti a ridurre qualsiasi forma di attività militare in prossimità della centrale per evitare un incidente peggiore.

Il paragone con la tragedia di Chernobyl del 1986 emerge spesso nei commenti di analisti e politici, non perché le condizioni dei reattori siano identiche - i reattori di Zaporizhzhia sono in stato di freddo arresto - ma per via dei rischi derivanti da interruzioni del raffreddamento e nell’incapacità di ripristinare rapidamente l'energia di rete in un contesto di combattimenti. La prospettiva di un incidente nucleare in tempo di guerra è percepita come una “minaccia globale” proprio perché potrebbe coinvolgere territori oltre i confini ucraini e rievocare uno dei peggiori disastri nucleari della storia. La centrale di Zaporizhzhia rappresenta oggi non solo un punto di contesa tecnica ed energetica tra Mosca e Kiev, ma anche un simbolo della pericolosità di un conflitto protratto su territori civili e infrastrutturali critici. Con la macchina diplomatica internazionale – dall’IAEA agli Stati Uniti – ancora impegnata per prevenire una catastrofe nucleare, la stabilità di Zaporizhzhia rimane un fattore chiave nella prospettiva di qualsiasi accordo di pace duraturo.

Foto Leo211/Wikimedia Commons - This file is licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International license. 

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